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Perchè i giornali non erano in edicola

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Associazione Stampa Romana e Federazione Nazionale Stampa Italiana

Perchè?

Perchè sono sempre più condizionati e più poveri di notizie e di inchieste

Perchè gli editori i loro affari li fanno con case, banche, telefoni, pubblicità e tv. I giornali sono sempre più ricchi solo di pubblicità.

Perchè fanno gli editori solo per promuovere i loro interessi economici e politici.

Perchè viene mortificata la nostra professione.

Perchè agli editori non importa nulla dei lettori.
Sciopero dei giornalisti

Comunicato ai lettori della FNSI e ASR

Care lettrici, cari lettori,

domani non troverete il vostro giornale in edicola.

Gli editori vogliono il controllo completo dell’informazione e ora, attraverso il rinnovo del nostro contratto nazionale, pretendono di portare l’attacco decisivo alla qualità e alla credibilità dei giornali.

I vostri giornali saranno sempre più zeppi di pubblicità e con meno notizie e meno approfondimenti.

Saranno più poveri e più condizionati.

Gli editori oggi hanno troppi interessi fuori dell’editoria (case, banche, telefoni, pubblicità e tv).

Per questo hanno bisogno di prodotti sempre più funzionali ai loro interessi, confezionati con giornalisti meno tutelati contrattualmente, e, quindi, più deboli.

Ci sono editori che ai loro azionisti raccontano di alti profitti, e contemporaneamente ai loro giornalisti raccontano che la crisi è vicina.

E allora: meno ferie, riposi settimanali concessi solo a particolari condizioni, lavoro nei giorni festivi senza limiti di orario, licenziabilità per malattia. E tutto questo anche con le redazioni imbottite di cronisti precari, non tutelati, licenziabili, sottopagati e di giovani stagisti. Queste, al primo confronto per il rinnovo contrattuale, sono le proposte degli editori. Altro che soldi: certo, ci vogliono anche pagare di meno. Ma in ballo c’è la libertà di stampa, già tanto minacciata. Ecco perché lo sciopero di oggi, care lettrici e cari lettori, non è uno sciopero solo per una rivendicazione economica, che pure esiste, ma ha il significato di una battaglia a garanzia della qualità dell’informazione.

Comunicato stampa

Le Organizzazioni Sindacali dei rivenditori esprimono tutta la loro solidarietà ai giornalisti in sciopero per il rinnovo contrattuale.

Le motivazioni espresse debbono indurre ad una profonda riflessione sul futuro dell’informazione, sempre più declassata a prodotto commerciale e sempre meno libera da condizionamenti.

Gli edicolanti che operano in “prima fila”, quindi a diretto contatto con i lettori, avvertono un’allarmante disaffezione all’acquisto generalizzato dei giornali senza gadgets o allegati vari.

Si auspica quindi un rinnovo contrattuale dal quale i giornalisti n’escano rafforzati nella loro autonomia e nella loro professionalità.

SI.NA.G.I.-CGIL CISL-GIORN. . UILTuCS-GIORN. FENAGI CONF.NTI

C. Sposato M. Gioia D. Pace F. Cenfra

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