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Le proposte della Consulta dei Comitati di redazione: contro la Fieg sciopero ma anche assemblee e iniziative pubbliche. La solidarietà a Fabrizio Gatti: un giornalismo di contenuti, non solo di marketing.

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Assemblee in redazione e iniziative pubbliche e di piazza, stop agli stage, ispezioni dell’Inpgi e dell’Ispettorato del lavoro durante le giornate di sciopero per fermare abusi e abusivismi, black out di tutta la categoria e “giornali in bianco” con lo sciopero delle firme, ricorsi contro i direttori che decidono di portare il giornale in edicola nonostante l’astensione del lavoro della maggioranza delle redazioni e massima comunicazione tra i colleghi: sono queste alcune delle proposte dei Comitati di Redazione dell’Associazione Stampa Romana, riuniti martedì mattina per discutere sullo stato della trattativa con gli editori e sulle iniziative da prendere per affiancare la tornata di scioperi già deliberata e preannunciata prima della fine dell’anno.
Sì alla possibilità di ripresa di un tavolo delle trattative se arriveranno nuove proposte, ma anche un no deciso alle provocazioni della Fieg che pretende invece mano libera nell’uso di ogni forma di flessibilità del lavoro, smantellando di fatto le redazioni e annullando i diritti dei lavoratori, non solo dei collaboratori già vessati e sottopagati ma anche dei giornalisti in organico, che rischiano di non avere più sicurezze sul luogo di lavoro.

L’Associazione Stampa Romana, su mandato dei Comitati di Redazione, chiederà all’Inpgi e all’Ispettorato del lavoro di intervenire durante le giornate di sciopero nelle redazioni che – nonostante l’alta adesione dei colleghi alle iniziative di lotta della Fnsi – hanno portato i giornali in edicola, grazie anche e soprattutto all’impiego di personale non regolarizzato. Inoltre l’Associazione Stampa Romana, così come ha già fatto in sede nazionale la Fnsi, è impegnata a coinvolgere l’Ordine territoriale per sapere se nel comportamento dei direttori che hanno fatto uscire i giornali nelle giornate di sciopero non si ravvisino comportamenti lesivi della deontologia professionale. Per quel che riguarda gli stage, l’Associazione Stampa Romana, a nome dei Comitati di Redazione, chiederà all’Ordine dei Giornalisti territoriale e a quello nazionale di regolamentare le possibilità di accesso in redazione. Ancora, l’Associazione appoggerà, anche per le vie legali, ogni iniziativa dei CdR a favore della ripresa della trattativa e contro i tentativi di vanificare gli scioperi della categoria.

La Consulta dei Comitati di Redazione, inoltre, nel corso della riunione ha voluto anche esprimere, all’unanimità, la piena e convinta solidarietà dei giornalisti romani al collega Fabrizio Gatti dell’Espresso, che per poter realizzare un réportage sul Centro di permanenza temporanea di Lampedusa (dove è impedito l’accesso ai giornalisti) ha nascosto la sua vera identità: la sua è un’inchiesta giornalistica vera, che denuncia lo scandalo e le condizioni di vita inumane degli extracomunitari che vi sono rinchiusi, e che ha raccontato agli italiani quello che non si vuol far sapere. Insomma, un giornalista che ha fatto giornalismo. Un tema che non è affatto estraneo a quello della trattativa in corso tra Fnsi e Fieg, in cui si vogliono al contrario ridurre i giornalisti a compilatori di pagine taglia-e-incolla in giornali in cui l’attenzione, invece che ai contenuti, è tutta rivolta alla pubblicità e al marketing.

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