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Raisport: sciopero audio/video il 5 febbraio per la titolarità dell’informazione sportiva

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Dopo l’incontro con l’Azienda del 24 gennaio e quello svoltosi il giorno successivo con il Direttore di Testata Fabrizio Maffei, il Cdr di Rai Sport proclama per il 5 febbraio 2006 la prima delle tre giornate di astensione audio/video affidate dall’Assemblea di redazione alla rappresentanza sindacale.
Sono passati quattro mesi di paziente, responsabile, ma inutile attesa dal 28 settembre 2005, data in cui il Direttore delle Risorse Umane Gianfranco Comanducci formalizzò ufficialmente la titolarità dell’informazione sportiva televisiva di Rai Sport, assicurando l’immediato avvio di tutte le procedure al riguardo.

Da allora nulla è successo, se non una reiterata invasione di campo da parte del Tg1 e, sia pur in misura minore, di altre testate e reti. Una paralisi inspiegabile, che si riverbera anche sui problemi di organico della Testata, l’unica tra quelle di Saxa Rubra dove, dopo l’accordo sul precariato raggiunto da Azienda e Usigrai, non è stata realizzata alcuna assunzione giornalistica, nonostante il pensionamento di due colleghi e la scomparsa del compianto Mimmo Fusco.

Identica situazione di immobilismo si è riscontrata dopo l’incontro con il Direttore di Testata, a sua volta non in grado di rispettare gli impegni assunti sulle “emergenze” di Rai Sport (redazione Calcio, redazione Motori, organizzazione del lavoro, nuovi spazi in palinsesto) con il Cdr e con la stessa Assemblea di redazione, incontrata lo scorso 2 dicembre.

Il senso di responsabilità mostrato finora dal Cdr ha ottenuto risposte scoraggianti, come il varo della spedizione per l’Olimpiade invernale comunicato senza alcun confronto preventivo sui contenuti alla rappresentanza sindacale, che solo nell’incontro di ieri ha potuto contestare alcune palesi e inspiegabili incongruenze nelle scelte effettuate dalla Direzione.

Di fronte alla paralisi e all’assenza di risposte i giornalisti di Rai Sport non resteranno inerti, ma sono pronti a intensificare le forme di protesta attuando anche le altre due giornate di astensione audio/video nel corso dei Giochi olimpici Torino 2006, fino a quando non saranno rispettati gli impegni assunti dall’Azienda con la Testata.

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