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“Tante Quanti”: il 14 marzo alla Rai convegno su donne e comunicazione

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“Tante Quanti: più potere alle donne per cambiare la comunicazione”: è questo il titolo del convegno organizzato dalla Commissione Pari Opportunità Usigrai, con la partecipazione di donne della politica e del sindacato, che si svolgerà il 14 marzo alla Rai di Viale Mazzini a partire dalle 10. Pubblichiamo il testo dell’iniziativa:
“La battaglia parlamentare per dare attuazione all’art. 51 della Costituzione con l’introduzione delle cosiddette “quote rosa” nelle liste elettorali ha mostrato una volta di più la distanza abissale tra il sentire ormai radicato delle donne e della società italiana e l’arretratezza culturale degli uomini al vertice del potere.

Nonostante la sconfitta subita sul terreno legislativo, tanto più cocente nell’anno che celebra il sessantesimo anniversario del diritto al voto delle donne italiane, riteniamo ormai ineludibile la questione della rete di alleanze e delle sinergie da mettere in campo per produrre nella prossima legislatura il cambiamento che il Paese attende.

La questione della rappresentanza di genere nella politica è cartina di tornasole di una realtà che nel mondo del lavoro le donne continuano a subire con la perenne esclusione dai ruoli dirigenti nei vertici aziendali. Non fa eccezione la Rai, con l’aggravante che ciò influisce oltretutto sull’agenda della comunicazione del Servizio Pubblico: se si continua scandalosamente a rappresentare un’immagine della donna che ha a che fare più con l’immaginario maschile che con la realtà che le donne vivono quotidianamente, ciò è dovuto anche al fatto che a decidere scalette di telegiornali e parterre degli ospiti nei programmi di approfondimento e intrattenimento sono esclusivamente gli uomini.

Le donne politiche, per fare un solo esempio, occupano secondo una recente ricerca appena il 6% delle presenze riservate alle donne nei tg e nei programmi televisivi italiani.

Per non parlare del fatto che l’esclusione delle donne dai vertici, giornalistici e non, della Rai porta anche a escludere dall’agenda della comunicazione tutte le tematiche sociali cui generalmente sono più attente le donne con l’effetto di fornire quella rappresentazione del Paese più artificiale che reale sui cui guasti da tempo si ragiona.

Anche per questo vogliamo che, dalla rappresentanza politica ai luoghi di lavoro, si affermi finalmente il principio “Tante Quanti”. Non si può voltare pagina e riequilibrare la rappresentanza di genere ai vertici della politica, delle istituzioni e delle aziende se non cambia anche l’atteggiamento della comunicazione che produce la Rai nei confronti delle donne, se non cambiano cioè i modelli culturali che anche attraverso la comunicazione si offrono al Paese e alle giovani generazioni. (Commissione Pari Opportunità Rai -Commissione Pari Opportunità Usigrai)

Roma, 6 marzo 2006

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