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“Giornalisti abbiate coraggio”: presentato da Stampa Romana e dalla Provincia di Roma il libro con i messaggi sui media di Papa Wojityla

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(ASCA) – Roma, 31 mar – Giovanni Paolo II, di cui domenica ricorrera’ il primo anniversario dalla morte, ”paladino” della liberta’ di stampa, grande amico dei giornalisti ed estimatore dei mezzi (anche i piu’ tecnologici) di comunicazione di massa. Karol Wojtyla viaggiatore che, nell’ultima fase della sua vita segnata dalla malattia, non smise mai di viaggiare non disdegnando di affidarsi a vie come quelle di internet. Un papa, pero’, che mise soprattutto al centro dei suoi insegnamenti in campo di comunicazione principi quali ”la liberta’ di stampa, la verita’ e il pluralismo dell’informazione”. E’ cosi’ che gli stessi giornalisti hanno deciso di ricordare il ”papa venuto dall’Est” dedicandogli un volume dal titolo: ”Giornalisti abbiate coraggio” edito in collaborazione tra Provincia di Roma e Associazione stampa romana che raccoglie 27 messaggi del suo pontificato, dal 1979 al 2005, tutti inerenti al mondo delle comunicazioni e 100 fotografie. Un libro che sara’ distribuito nelle scuole della provincia e di cui due copie speciali sono state realizzate per papa Benedetto XVI e il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. Il libro e’ stato presentato stamane a Roma, a palazzo Valentini, dal presidente della Provincia Enrico Gasbarra, dai giornalisti David Sassoli, Silvia Garambois, Piero Schiavazzi (tra i promotori dell’iniziativa) e Alessandro Guarasci. Presenti anche il card. Achille Silvestrini e il Nunzio per l’Italia mons. Paolo Romeo. A definire quello di Giovanni Paolo II ”un pontificato importantissimo per il mondo ma anche per la citta’ di Roma” e’ stato il presidente della Provincia di Roma, Gasbarra che ha ricordato la testimonianza di vicinanza ed affetto verso il pontefice venuta anche nei tristi giorni della sua morte. ”Un clima di dolore, ma anche di partecipazione alla vita della Chiesa – ha detto Gasbarra – che sicuramente si rivivra’ a Roma sabato e domenica prossimi per il primo anniversario dalla sua morte”. A ricordare Wojtyla come ”papa della comunicazione” e’ stato il segretario della Stampa romana Silvia Garambois. ”Un papa che ha parlato ai giornalisti – ha detto – e che ha lasciato loro una ‘pesante’ eredita’ su principi quali quelli della verita’, del pluralismo e della liberta di informazione. Avevamo bisogno, come giornalisti, di queste parole e di queste esortazioni. L’informazione nel nostro paese – ha infatti sottolineato la Garambois – da anni vive una situazione di grande crisi tanto da farci cadere nelle graduatorie internazionali sempre piu’ in basso per quanto riguarda liberta’ e indipendenza dell’informazione. Oggi – e’ stata la denuncia dell’Asr – c’e’ troppa confusione di ruoli, vi e’ la mancanza di editori puri ed il controllo della stampa da parte di pochi gruppi. Un allarme – ha concluso la Garambois – lanciato gia’ da anni dai giornalisti e che e’ stato raccolto solo da papa Giovanni Paolo II e dal presidente Ciampi”.

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