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I Cdr romani solidali con Giornale d’Italia e Puntocom

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Roma, 14 luglio.
La Conferenza dei Comitati di Redazione dell’Associazione Stampa Romana esprime la propria solidarietà ai colleghi delle testate “Il Giornale d’Italia”, “Puntocom” per la grave situazione economica, giudiziaria e professionale in corso ormai da diversi mesi. Le retribuzioni sono ferme alla corresponsione di metà stipendio di maggio 2006 e le redazioni sono in stato di agitazione e assemblea permanente.

Oggi e domani il Giornale d’Italia non è in edicola, ieri la mancata pubblicazione ha riguardato Puntocom.

I Comitati di Redazione si riservano ogni diversa e possibile misura di protesta, dandone tempestiva comunicazione al sindacato, organi di stampa e sito on line delle testate

Roma, 13 luglio.

Facendo seguito al comunicato apparso su “Il Giornale d’Italia” venerdì 7 luglio 2006 e alla situazione critica descritta più volte e ribadita in quella sede, il Comitato di Redazione si trova oggi, 13 luglio 2006, a confermare lo stato di agitazione dopo l’incontro con l’intero corpo redazionale: giornalisti, poligrafici e segreteria. Tale forma di protesta si rende necessaria in presenza del perdurante stato di insolvenza da parte dell’azienda circa il pagamento degli stipendi, fermi ancora al solo acconto del mese di maggio 2006 e legati alla vicenda giudiziaria che vede coinvolti i vertici della società editrice, in particolare all’attuale stato di custodia cautelare in carcere dell’editore ed ex direttore Massimo Bassoli, detenuto dall’11 maggio 2006.

La Redazione è presente presso la sede di via Parigi, 11 – Roma negli orari stabiliti dal contratto di lavoro e resta in assemblea permanente in attesa di eventuali comunicazioni da parte dell’azienda.

Il Giornale d’Italia domani non sarà dunque in edicola.

Lo stesso Cdr comunicherà sistematicamente ai lettori (tramite la pubblicazione on line per gentile concessione del link sul sito www.puntocomonline.it) e al Sindacato ogni eventuale nuova decisione.

Il Comitato di Redazione de “Il Giornale d’Italia”

Roma 12 luglio.

Comunicato ai lettori di Puntocom

Domani .Com non sarà in edicola perché i giornalisti sono riuniti in assemblea permanente, situazione conforme allo stato di agitazione dichiarato nelle scorse settimane e che fa seguito all’incontro avuto in mattinata da un rappresentante del cdr con Francesca Romana Dolazza, presidente della cooperativa Abrond House che edita .Com.

La nostra preoccupante situazione è infatti in uno stato di stallo ormai da troppo tempo, e nessuna novità si profila ancora all’orizzonte. I fatti sono questi: da metà del mese di maggio i giornalisti non percepiscono alcuna retribuzione. Nonostante questo, hanno continuato a lavorare al meglio delle proprie possibilità, dovendo sopperire anche a una situazione generale ogni giorno più gravosa: la mancanza di collaboratori, ad esempio, ha aumentato il carico di lavoro, le continue incertezze sulla possibilità o meno di essere stampati il giorno successivo non hanno certo contribuito a creare un clima sereno in redazione, la carenza di organico (la sede di Milano da un mese non ha più il personale grafico) ha reso ulteriormente faticosa la produzione quotidiana.

In questo scenario la richiesta che ci viene fatta è di tenere duro e di continuare a far uscire il giornale: in cambio però, non ci viene data nessuna garanzia, né a lungo termine, sulle future prospettive di .Com, né a breve periodo, sulla possibilità di ricevere un pagamento anche parziale di quanto a noi dovuto. E’ chiaro che a queste condizioni sarà per noi difficile garantire ogni giorno il rispetto dei tempi di realizzazione del giornale.

Auspichiamo quindi che l’editore riesca a fornire alla redazione un quadro meno nebuloso delle possibilità di sopravvivenza del giornale, dimostrando anche la volontà di impegnarsi per garantire ai giornalisti il diritto di ricevere il proprio stipendio.

Auspichiamo altresì che a salvaguardare la nostra situazione possa intervenire, e in modo concreto, anche il sindacato. Il tutto per di più in tempi rapidi, visto che si profila da parte dell’editore la volontà di una serrata del giornale per tutto il mese di agosto.

Cosa troveremo ad aspettarci a settembre? Vorremmo tanto saperlo.

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