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“Cari telespettatori,dopo 16 anni il nostro Tg si spegne”:così i redattori di Telepace hanno dato notizia dell’improvvisa chiusura degli spazi informativi dell’emittente

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Roma, 6 ottobre – Pubblichiamo l’accorato saluto della redazione di Telepace ai telespettatori, nell’edizione del tg del 5 ottobre 2006(alle 19,30 e 22,30), in cui si dà notizia dell’improvvisa cancellazione degli spazi informativi dell’emittente:

“Cari telespettatori o meglio carissimi amici , è l’ultima volta che ci vediamo su questo schermo dopo 16 anni in cui vi abbiamo accompagnato giorno dopo giorno nei momenti belli o difficili e comunque importantissimi attraverso due pontificati.

Da lunedì la nostra voce si spegne. Non e’ una nostra scelta.

Oggi improvvisamente abbiamo ricevuto una lettera in cui si legge che a partire da lunedì prossimo 9 ottobre il direttore ci comunica la “cessazione dell’attività redazionale improrogabilmente con effetto dal 9 ottobre”. Proprio così scrive il nostro direttore.

Siamo stati travolti dallo tsunami di amore e fede dell’ aprile 2005. Abbiamo poi iniziato un nuovo cammino con Papa Benedetto . Ogni giorno nelle vostre case abbiamo portato con puntualità, professionalità e passione la vita quotidiana del Papa , della Santa Sede della Chiesa di Roma.

Lunedi prossimo alle 19.30 o alle 22.30 non troverete più l’appuntamento con l’ informazione dal Vaticano.

Capi di Stato di tutto il mondo dopo aver varcato la soglia del palazzo apostolico ci hanno regalato in questi anni e spesso in esclusiva l’ emozione dell’ incontro con il vicario di Cristo.

Anche questo è un appuntamento che troverete domenica per l ‘ ultima volta soppresso insieme ad altri appuntamenti della redazione vaticana.

Domenica 8 dopo l ‘ angelus l’ ultimo appuntamento con “speciale interviste”, ospite il presidente della Commissione europea Manuel Barroso, ricevuto dal Papa nella scorsa primavera.

Abbiamo letto con voi le pagine del quotidiano della SantaSede,quell’Osservatore Romano che da 145 anni racconta il Vaticano, offrendovi così una specialissima rassegna stampa.

Da oggi tutto questo non ci sarà più.

Domani e sabato infatti siamo in sciopero come tutti i giornalisti italiani per chiedere un contratto negato da un anno e mezzo. Siamo in sciopero per difendere i diritti di tutti , soprattutto i più deboli. Siamo in sciopero, nonostante le nostre difficoltà e il nostro dolore , per difendere la dignità del lavoro e il diritto alla libertà di informazione. Ci salutiamo così, certi che troveremo il modo di accompagnarvi ancora e di donarvi quel bene prezioso che si chiama informazione dal vaticano!”

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