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GR Parlamento.La redazione:nessun atto unilaterale dalla Rai e garanzie sul futuro

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La delibera del Consiglio di amministrazione dello scorso 11 ottobre costringe la redazione di Gr Parlamento a chiedere ufficialmente la tutela sindacale al Cdr del Giornale Radio e all’Usigrai. E inoltre a portare all’attenzione dei vertici sindacali dei giornalisti la vicenda di Gr Parlamento.
Chiediamo che i giornalisti di Gr Parlamento (11 persone), ma anche quelli a t.d. (attualmente 2), siano al più presto informati dall’Azienda sul futuro della redazione che, dall’anno della sua creazione (il 1998) ha lavorato a “costo zero” con la consapevolezza di compiere un servizio di assoluta correttezza professionale e istituzionale.

Chiediamo al neo segretario dell’Usigrai e al nuovo esecutivo che il primo punto all’ordine del giorno della prossima riunione sia la vicenda di Gr Parlamento.

Chiediamo al Cdr e all’Usigrai con il sostegno della Fnsi, dell’Asr e dell’Asp di aprire al più presto con l’Azienda un tavolo di trattativa per discutere sia del nostro futuro, sia naturalmente del piano industriale della “costituenda testata Grp”. Piano industriale che avrebbe probabilmente dovuto precedere gli “intendimenti “ votati l’11 ottobre scorso dal Cda.

Il futuro di Gr Parlamento non riguarda inoltre solo i giornalisti, ma anche il personale amministrativo e tecnico che ha svolto nella segreteria e nella regia della nostra redazione un compito altrettanto serio e rigoroso di noi giornalisti.

Chiediamo infine da subito al Cdr che impegni il Direttore uscente del Giornale Radio, Bruno Socillo, e il Direttore designato, Antonio Caprarica, a non cercare in alcun modo di apporre cambiamenti all’assetto redazionale di Gr Parlamento senza l’assenso dei colleghi e fino a un chiarimento ufficiale della nostra situazione.

LA REDAZIONE DI GR PARLAMENTO

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