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Stampa Romana:allarme precari fra giornalisti. Assessore Pomponi:promuovere corsi per cronisti in periferia

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(DIRE) Roma, 8 nov. – Dai contratti alle paghe, fino ai
trattamenti previdenziali: giornalisti professionisti e free

lance, stretti nella morsa del precariato, vivono in una vera e

propria trincea. È il quadro emerso stamani, a Lungotevere dei

Cenci, durante l’incontro di una delegazione della Federazione

Nazionale Stampa Italiana e dell’Associazione Stampa Romana con

Dante Pomponi, assessore capitolino alle Politiche per le

periferie, lo sviluppo locale e il lavoro.

“Ci sono i precari che vivono di contratti a termine, ripetuti

anche per 10 anni nelle grandi testate giornalistiche, i

collaboratori ad articolo e i co.co.co che vivono da

collaboratori e sono sottopagati- sottolinea Silvia Garambois,

segretario di Stampa Romana- ma poi, ci sono anche tantissimi

contratti sbagliati come quelli a Porta a Porta e Ballaro’ di

giornalisti inquadrati programmisti registi”. All’entita’ della

paga che Garambois definisce in alcuni casi “imbarazzante” (tra

2,15 e 4 euro ad articolo in testate quali “La Nazione”, “Il

Resto del Carlino” o “Il Giornale di Sicilia”) si deve aggiungere

anche il problema della copertura previdenziale.(SEGUE)

(Alp/ Dire)

(DIRE) Roma, 8 nov. – “Tra Inps2, dove sono le aziende a pagare

una parte di previdenza per i rapporti di collaborazione e

l’omologo Inpgi2, dove il pagamento pesa solo sul giornalista-

dice Garambois- la sperequazione e’ troppo forte. Un’uniformita’ di

trattamento: e’ questo cio’ che chiediamo alla politica”. “Gli

ultimi censimenti- aggiunge Franco Siddi, presidente Fnsi- dicono

che, nel 2005, 9 mila giornalisti free lance hanno dichiarato

redditi non superiori a 7 mila euro: siamo sotto la soglia di

poverta’. È giusto che chi svolge un lavoro autonomo abbia una

paga adeguata alla sua attivita’”.

Inevitabile il riferimento ai 12 giorni di vertenza per il

rinnovo dei contratti: “Abbiamo fatto 12 giorni di sciopero-

precisa Siddi- solo per aprire un tavolo negoziale con gli

editori. Se necessario, faremo anche blocchi stradali e, intanto,

il 14 e 15 novembre al cinema Capranica si apriranno gli Stati

generali della categoria”. “Ma la Fieg- continua Garambois- ha

gia’ detto No alla nostra richiesta di inserire un tariffario

minimo per il lavoro autonomo nella nuova piattaforma

contrattuale”.

“Un gravissimo problema civile di liberta’”. Cosi’ Dante Pomponi

definisce il precariato dei giornalisti. “Il Comune di Roma non

puo’ restare indifferente. In prima persona- si impegna- scrivero’

sia al ministro delle Comunicazioni Gentiloni che al ministro del

Lavoro Damiano”. Dal confronto a Lungotevere dei Cenci, pero’,

anche una proposta: Pomponi lancia l’idea di promuovere dei corsi

di formazione per i giornali di quartiere in collaborazione con

Stampa Romana. “Un’iniziativa- spiega- rivolta a quei cronisti

urbani che fanno parlare le periferie”.

(Alp/ Dire)

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