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4 dicembre sciopero delle firme alla radio e alle tv. I comunicati e l’elenco provvisorio delle adesioni

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Roma, 4 dicembre
Oggi 4 dicembre i notiziari della tv e della radio sono “senza firma”: l’adesione dell’emittenza pubblica e privata all’iniziativa già attuata dalla carta stampata si preannuncia compatto. Pubblichiamo alcuni dei comunicati che vengono letti in video dai conduttori delle diverse testate, i comunicati sindacali di alcune testate e un primo incompleto elenco delle adesioni.

Nel settore delle televisioni e delle radio nazionali, lo sciopero delle firme è stato deciso per oggi, lunedì 4 dicembre, dal Sindacato dei Giornalisti della Rai, Usigrai, dal Coordimento dei Comitati di redazione Mediaste, dai Comitati di redazione di LA 7 – Telecom Italia Media.

Comunicato di Radio Radicale

Roma, 3 dicembre

I giornalisti di Radio Radicale aderiscono compatti allo sciopero delle firme decretato per la giornata di oggi, lunedì 4 dicembre 2006, decretato dalla Federazione nazionale della stampa italiana.

La Segreteria della Fnsi e il Cdr di Radio Radicale sottolineano il valore della mobilitazione della categoria contro l’intransigenza della Fieg che continua a rifiutare il confronto contrattuale con la Federazione della Stampa. La Giunta della Fnsi è confermata per martedì 5 dicembre per decidere le ulteriori forme di mobilitazione e di lotta compresi gli scioperi senza preavviso decisi dall’Assemblea degli Stati generali”.

Il Cdr di Radio Radicale

Comunicato di “TG2000” e “TG Lazio”

Roma, 2 dicembre

Per sostenere la vertenza contrattuale, l’assemblea di redazione di “TG 2000” e “TG Lazio” ha deciso di aderire allo sciopero delle firme indetto per lunedì 4 dicembre dalla Fnsi nel settore dell’emittenza radio-televisiva.

Le firme saranno ritirate sia dai telegiornali che dai programmi giornalistici. Inoltre, in ogni telegiornale i servizi saranno letti da un’unica voce.

Comunicato della Rai

Cari colleghi, come già annunciato lunedì 4 dicembre anche i giornalisti della Rai si asterranno dall’apporre la propria firma ai servizi, alle conduzioni, ai collegamenti e, più in generale, a tutti i contributi di contenuto giornalistico della Rai.

Per rendere più evidente e comprensibile al pubblico questa forma di protesta in testa a Tg, Gr e rubriche durante la giornata di lunedì 4 verrà letto, a cura dei conduttori, il seguente comunicato sindacale.

“Oggi andremo in onda togliendo le nostre firme dal giornale per protestare contro l’ennesimo rifiuto degli editori di affrontare ogni trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti italiani. Per un giorno saremo così come una certa editoria ci vuole, senza nomi, senza identità e quindi senza un ruolo nel racconto democratico del nostro paese. E’ la prima volta che si attua questa forma di protesta in giornali, radio, televisioni. E’ anche la prima volta che gli editori sono sordi alle richieste dei giornalisti e del Governo per una ripresa delle trattative. Chiediamo soprattutto garanzie per quelli fra noi meno tutelati, garanzie essenziali anche per voi spettatori destinatari del nostro lavoro.”

Unitamente a questo comunicato i Cdr delle redazioni Rai riceveranno anche istruzioni per le modalità di realizzazione di questa astensione.

Roma, 1.12.06

L’Esecutivo Usigrai

4 dicembre. Questo è il comunicato letto all’inizio delle edizioni del Tg5 per illustrare lo sciopero delle firme.

“Questa edizione del Tg5 va in onda senza le firme dei giornalisti che vi hanno lavorato, per protestare contro l’ennesimo rifiuto degli editori di affrontare ogni trattativa per il rinnovo del contratto.

Per un giorno saremo così come ci vorrebbe una certa editoria: senza nomi e senza identità.

E’ la prima volta che si attua questa forma di protesta in giornali, radio e televisioni. E’ anche la prima volta che gli editori sono sordi alle richieste dei giornalisti e del governo.

Le garanzie che chiediamo – soprattutto a favore di chi tra noi è meno tutelato nella professione – sono garanzie essenziali anche per voi telespettatori, che siete i destinatari del nostro lavoro”.

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