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Caso Telepace:interrogazione alla Camera. “Il Parlamento non può più tacere”

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6 dicembre – In un’interrogazione alla presidenza del Consiglio i deputati Giuseppe Giulietti, Pietro Folena, Luciano Ciocchetti e Giuseppe Caldarola chiedono che il governo (nella figura del sottosegretario per l’Editoria) riferisca sulla vicenda Telepace davanti ai deputati della commissione Cultura della Camera e che il caso venga discusso al più presto. L’interrogazione è a risposta orale. “Il Parlamento – dichiarano in un comunicato Giulietti e Caldarola – non può tacere davanti a una vicenda che da due mesi fa discutere l’opinione pubblica e al sospetto, sempre più fondato, che una redazione giornalistica sia stata chiusa per fini di ritorsione”. In particolare, si chiede al governo “se l’inedita e improbabile rappresentazione a compartimenti stagni (Telepace di Roma, di Verona, di Gerusalemme, di Fatima, di Trento, eccetera) di una emittente che nella percezione della Chiesa, dell’opinione pubblica, dei telespettatori e soprattutto dei benefattori ha sempre costituito un unicum, rispecchi l’autentica realtà di Telepace o corrisponda invece a una costruzione giuridica per legittimare sul piano del diritto, non certo dell’etica, quattro odiosi licenziamenti in quella che è universalmente nota come la TV del Papa”; “se corrisponda al vero che l’amministratore delegato dell’emittente ha ricevuto ed esercitato per un periodo l’incarico di vicedirettore giornalistico, pur non essendo iscritto all’Ordine”; “se non ritenga di verificare la fondatezza del sospetto, avanzato dalla stampa, che quattro dipendenti di Telepace, indagati dalla procura di Roma per falsa testimonianza, siano stati ‘istigati dai superiori’”; “se non ritenga di verificare urgentemente, con una serie altrettanto sistematica di opportuni accertamenti, se e quali ulteriori violazioni normative siano avvenute e/o avvengano nell’emittente Telepace”. (Apcom).
Nel link Cdr-Telepace il testo dell’interrogazione.

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