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Violenza negli stadi:codice di autoregolamentazione per l’informazione

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Roma, 6 febbraio. Lotta alla ‘pseudo-informazione’ sportiva e elborazione di un codice di comportamento ispirato a principi di civilta’ e deontologia. Sono gli impegni assunti nel vertice al quale hanno preso parte il Ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, il Ministro per le Politiche Giovanili e le Attivita’Sportive, Giovanna Melandri, e i rappresentanti dell’emittenza radiotelevisiva, dell’editoria e dei giornalisti (Ordine dei Giornalisti, Fnsi, Fieg, Rai, Aeranti-Corallo, Alpi, Conna, Frt, Gis, Rea, Rna), per valutare insieme le iniziative nei confronti di chi usa i media per alimentare la violenza negli stadi.Al termine del lungo incontro, tutti i partecipanti hanno offerto la loro piu’ ampia e completa disponibilita’ perche’ l’informazione sul calcio svolta da giornali, radio e TV sia
improntata al massimo equilibrio, arginando fenomeni di intolleranza ed esasperazione. ”In particolare -si legge in una nota del ministero delle Comunicazioni- l’impegno assunto oggi e’ teso a contrastare ed isolare quelle forme di pseudo-informazione sportiva che alimentano, anche attraverso risse verbali, comportamenti antisociali e che in taluni casi ispirano direttamente violenze organizzate, rispetto alle quali e’ necessaria la massima fermezza.
I ministri ed i rappresentanti del mondo dell’informazione hanno quindi concordato sulla necessita’ di elaborare un ‘codice di comportamento’ per l’informazione sportiva che
rifletta in questo settore i principi di civilta’, di deontologia professionale e buon senso, propri del giornalismo e dell’editoria, cosi’ da concorrere, anche dal versante dell’informazione, all’isolamento dei fenomeni di violenza nel calcio.
Per quanto riguarda in particolare il Ministero delle Comunicazioni, Gentiloni ha annunciato che proporra’ al Consiglio dei Ministri una serie di modifiche del Testo Unico della Radiotelevisione (D.Lg.vo n° 177 del 2005). Le modifiche saranno volte a rendere piu’
efficace l’azione dell’Autorita’ di Garanzia per le Comunicazioni contro le emittenti Radio-TV colpevoli di induzione o istigazione alla violenza in occasione di manifestazioni sportive, inasprendo le sanzioni fino alla revoca delle stesse concessioni a trasmettere. Le
emittenti Radio-TV che incorreranno nelle sanzioni di AGCOM, verrebbero inoltre escluse dalle provvidenze economiche stabilite dalla legge a favore del settore. (Adnkronos)

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