Ecco il testo della lettera che Stampa Romana ha inviato ai direttori e ai responsabili delle redazioni romane delle maggiori testate nazionali e locali:
“Caro direttore,
il recente “via libera” del Ministero del Lavoro alla delibera del nostro Istituto di previdenza, consente ora alle aziende editrici di assumere i disoccupati con lo sgravio dei contributi previdenziali. E’ un fatto importante: i giornalisti che vengono assunti con contratto a termine di almeno un anno avranno ora per le aziende un costo del lavoro molto ridotto (che si prolungherà a 24 mesi, in caso di stabilizzazione del contratto), mentre ai colleghi assunti l’Inpgi riconoscerà un contributo figurativo, quindi una certezza pensionistica.
La novità previdenziale interviene in un periodo delicato nella vita dei giornali: quello dell’organizzazione delle ferie. Anche quest’anno, dunque, torno ad invitarti a contattare l’Associazione Stampa Romana (o a consultare il sito www.giornalistaonline.it), perché come sai nelle liste di disoccupazione ci sono molti colleghi con professionalità ed esperienza nei diversi settori dell’informazione, per le necessarie sostituzioni di questi mesi. Aggiungo anche che, purtroppo, spesso nei giornali vengono surrettiziamente utilizzati come cambi-ferie i giovani stagisti provenienti dalle università o dalle scuole: è una violazione del protocollo d’intesa siglato dalla Fieg nel ’93, in cui si stabiliva che l’effettuazione degli stage non comporta “l’instaurazione di alcun rapporto giuridico tra l’azienda e l’allievo”. In altre parole, lo stagista, non essendo a nessun effetto un lavoratore, né subordinato né autonomo, non può svolgere alcuna attività lavorativa utilizzabile nella produzione del giornale (non può quindi, se non in termini di mera simulazione, essere inviato a seguire gli avvenimenti, titolare, impaginare, scrivere articoli destinati alla pubblicazione, operare al desk o essere accredito come rappresentante della redazione a conferenze stampa e avvenimenti). Certa della tua sensibilità su questi delicati temi ti invio un cordiale saluto e un augurio di buon lavoro.
Il Consigliere Segretario
(Silvia Garambois)”
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