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Unità: ieri sciopero improvviso. Il Cda boccia il piano editoriale, voce di cambio di direzione. Comunicato NIE. Solidarietà di Stampa Romana

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Roma, 11 giugno.
L’Unita’ domani non sara’ in edicola. I rappresentanti sindacali di giornalisti e poligrafici hanno indetto una giornata di sciopero per chiedere con forza chiarezza a fronte delle voci insistenti che parlano di cambi al vertice del quotidiano. In mancanza di risposte, il Cdr ha gia’ annunciato altri tre giorni di astensione dal lavoro. “Qualcuno – si legge in una nota congiunta di Cdr e Rsu – sta giocando a dadi con il nostro futuro. Dopo mesi di inutili parole per un piano industriale che nei fatti non abbiamo mai visto, per un piano editoriale che stava per vedere la luce in questi giorni, scopriamo come un fulmine a ciel sereno inattesi e maldestri progetti di cambio di direzione dell’Unita’. Cosi’ maldestri da essere gia’ naufragati. Ma tutto cio’ non puo’ che accrescere la nostra preoccupazione. Questa testata – prosegue la nota – merita rispetto; la direzione, a cui esprimiamo la nostra piu’ totale solidarieta’, merita rispetto; questa redazione merita rispetto. E invece il quadro e’ solo a tinte fosche, senza alcuna credibile direzione di marcia. Vogliamo chiarezza, la esigiamo”. Quel che e’ chiaro, proseguono le rappresentanze sindacali, e’ che “l’attuale proprieta’ vuole procedere ad un pesante taglio di costi, con le pesanti ricadute occupazionali e in termini di salario per questa redazione. Un ridimensionamento progressivo senza alcuna trasparenza che non vogliamo e non possiamo accettare”. Cdr e Rsu affermano infine di pretendere “trasparenza e certezze. Da mesi corrono voci su futuri assetti societari. Non vogliamo assistere piu’ – conclude il comunicato – a questa danza macabra. La redazione e’ in stato di agitazione e in assemblea permanente. Il Cdr si riserva di valutare le risposte dell’azienda e di utilizzare i tre giorni di sciopero che ancora ha a disposizione”. (AGI)

La Nie, societa’ editrice dell’Unita’, rinnova la fiducia al direttore del quotidiano Antonio Padellaro, di cui pero’ il Cda non ha approvato il piano editoriale perche’ ”non sono stati raggiunti gli obiettivi di riequilibrio del conto economico dal 2008”. Lo spiega una nota della stessa Nie diffusa dopo la notizia dello sciopero proclamato dal Cdr, che parla anche di un incontro tra il presidente Nie, Maria Lina Marcucci e lo stesso Padellaro, che aveva messo sul piatto le sue dimissioni, avvenuto oggi.
”Il consiglio di amministrazione di Nie dell’8 giugno – spiega la nota – ha esaminato il piano industriale della societa’ ed ha recepito il piano editoriale predisposto da Antonio Padellaro e, pur condividendo le linee generali, le iniziative e gli investimenti ivi descritti, ha dovuto prendere atto che non sono stati raggiunti gli obiettivi di riequilibrio del conto economico dal 2008. Nello stesso giorno Antonio Padellaro manifestava al presidente della societa’ Maria Lina Marcucci, la volonta’ di dimettersi da direttore dell’Unita’ ritenendo che non esistessero piu’ i presupposti per il proseguio della sua attivita’, sia per la non approvazione del piano che per le sconcertanti notizie circolate relativamente alla sua sostituzione con altro giornalista dell’Unita”’.
Spiega pero’ ancora la Nie che oggi ”il presidente Maria Lina Marcucci ha incontrato Antonio Padellaro al quale ha chiesto di rivedere la sua decisione ribadendo, a nome dell’intero consiglio quanto segue: il consiglio di amministrazione dell’8-6-2007 non aveva all’ordine del giorno e non ha assolutamente deliberato la sostituzione del direttore dell’Unita’; il consiglio di amministrazione rinnova invece la sua piena fiducia al direttore al quale chiede di continuare la sua opera in stretta collaborazione con lo stesso cda. In questo spirito, e condividendo la indispensabilita’ di riequilibrare il conto economico del 2008, il direttore ha offerto la piu’ piena disponibilita’ a collaborare nella ricerca di tutti gli ulteriori possibili contenimenti dei costi”. (ANSA)

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