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Murdoch gate: morto reporter che rivelò il ruolo di Andy Coulson, trema Cameron. Si dimette anche il N.2 di Scotland Yard

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Londra, 18 lug – Volano le teste peggio che in ´´Kill Bill´´ e nel Murdoch-gate ci scappa anche il cadavere. L´ex reporter di News of the World che per primo aveva denunciato il ruolo nello scandalo delle intercettazioni dell´allora portavoce di Downing Street e´ stato trovato morto nella sua casa dell´Hertfordshire. ´´Una morte non spiegata ma non sospetta´´, ha detto la polizia sul corpo di Sean Hoare, l´ex cronista di spettacolo che per primo aveva spiattellato al New York Times le richieste dell´ex direttore di Notw e poi portavoce di Downing Street, Andy Coulson, di spiare i cellulari di celebrita´. L´intervista lo scorso settembre aveva rilanciato lo scandalo. Hoare aveva problemi di alcol e di droga e probabilmente nella sua morte il Murdoch-gate non c´entra. Ma e´ un corollario macabro in una vicenda che sta facendo saltare poltrone con la rapidita´ sanguinaria di un film di Tarantino. Solo Rupert e James Murdoch e David Cameron sono ancora vivi sulla lista nera delle dimissioni del ´Murdoch-gate´, e c´e´ chi dice: forse ancora per poco. Dopo Sir Paul Stephenson, che ieri ha dato addio a Scotland Yard, oggi infatti e´ toccato al suo vice John Yates. In Africa dove ha insistito a recarsi mentre veniva doppiamente decapitata la Metropolitan Police, il primo ministro Cameron si e´ difeso, ma non scusato, per aver assunto Coulson come portavoce. ´´Cosa diversa del ruolo di Neil Wallis a Scotland Yard´´, ha detto Cameron da Pretoria, in Sudafrica, riferendosi all´ex vice di Coulson in News of the World assunto come ´´uomo immagine´´ della Met Police. Ma Cameron non ha convinto nessuno. Non i laburisti che, con il segretario Ed Miliband, sono tornati a chiedere con forza un suo mea culpa, non il sindaco di Londra, Boris Johnson, conservatore che vorrebbe fargli le scarpe: a una domanda se, a suo avviso, Cameron si dovesse dimettere per il Murdoch-gate, ha risposto: ´´Dovreste chiederlo a Downing Street. Anzi, vi suggerisco di chiederlo´´. Cameron aveva lasciato il Paese nel pieno della bufera mentre Stephenson andava in tv per annunciare le dimissioni. Ha poi deciso di abbreviare il viaggio e di tornare domani sera per presentarsi l´indomani ai Comuni per una sessione parlamentare di emergenza. Ce ne sono state 21 a Westminster dal 1948, e solo per discutere questioni di eccezionale gravita´, dalla crisi di Suez alla guerra delle Falkland a quella del Golfo fino alle le stragi dell´11 settembre. Le comunicazioni del primo ministro seguiranno di 24 ore le deposizioni del cast completo dello scandalo: la troika di News Corp (James Murdoch al fianco del vecchio padre e l´ex ad di News International, Rebekah Brooks, arrestata ieri e interrogata per nove ore prima di essere rilasciata su cauzione) in Commissione Cultura, mentre Stephenson e il suo ex vice Yates sono attesi in Commissione Interni. I due dimissionari di Scotland Yard pagano per aver offerto un posto a Neil Wallis: ´´Che c´e´ di diverso tra quella nomina e Coulson a Downing Street?´´, ha rinfacciato oggi al ministro dell´interno, Theresa May, la sua omologa nel governo ombra, Yvette Cooper. La May non ha replicato. Era stato Stephenson ieri a lanciare a Cameron la ´´polpetta avvelenata´´: Wallis – aveva detto il commissario baronetto nel dare le dimissioni – non era uscito da News of the World con addosso gli stessi sospetti che si portava dietro Coulson. ´´Dodici giorni fa avevo chiesto a Cameron di scusarsi per il catastrofico errore di giudizio fatto assumendo il suo portavoce´´, aveva colto la palla al balzo Miliband: ´´Non lo ha fatto allora e ha continuato a non farlo per le ultime due settimane´´. Un mea culpa mercoledi´ appare adesso inevitabile se Cameron vuole salvare la pelle: gli allibratori lo danno quasi al capolinea e gia´ indicano nell´eccentrico Johnson il piu´ probabile successore. Nella seduta alla ´´mezzogiorno di fuoco´´ l´opposizione aspetta il premier al varco per chiedergli conto di tante cose, a partire dalle salsicce consumate al party di Natale nella casa della Brooks nei Cotswalds, nell´ Oxfordshire: allo stesso tavolo sedeva anche James Murdoch. Tra i commensali di quella sera Rebekah adesso rischia il carcere, mentre James sta per essere dimissionato dalla carica di presidente della piattaforma pay-tv BSkyB, al controllo totale della quale ambiva la Nedws Corp. di Murdoch. Il titolo News Corp continua il crollo in borsa e il figlio ed erede apparente del vecchio Rupert potrebbe non arrivare alla fine della settimana, secondo investitori citati dal Financial Times: dipendera´ tutto dalle sue risposte domani ai Comuni. (ansa)__________________________________________________________________NYT, PAGATI 655 MLN PER ´LAVARE GLI ERRORI´. I guai per Rupert Murdoch non resteranno a Londra. La portata dello scandalo-intercettazioni e´ tale che le accuse sono destinate ad avere presto ripercussioni dirette anche in America. E a coinvolgere altre testate del gruppo, come News America Maketing, un inserto- magazine gia´ finito in piu´ occasioni sotto inchiesta negli Stati Uniti, per il quale la News Corporation ha gia´ pagato qualcosa come 655 milioni di dollari per mettere a tacere accuse ´´che avrebbero potuto diventare imbarazzanti´´. Lo riporta il New York Times, che riferisce di come sia destinata a finire sotto accusa negli Stati Uniti ´´un´intera cultura aziendale´´ propria della News Corporation. Questa cultura – scrive il quotidiano – e´ basata su un principio che la leggenda attribuisce a Rupert Murdoch: ´´Seppellisci i tuoi errori´´, comprandoli. Secondo il New York Times, e´ esattamente questo il caso del magazine-inserto News America. Su questo inserto, diffuso nella grande distribuzione, in passato negli Stati Uniti sono state avviate alcune cause civili: in Minnesota, in New Jersey, in Michigan. Tutte sono finite sempre allo stesso modo: News Corporation ha pagato milioni, a volte decine di milioni di dollari, pur di trovare un accordo con la controparte di turno. In ogni circostanza, News America era formalmente accusato di violare le regole della corretta competizione. ´´Quello News Corporation avrebbe pagato per lo scandalo intercettazioni e´ una briciola in confronto a quanto ha pagato per evitare i processi nei casi sollevati contro News America da concorrenti minori´´, scrive il New York Times. Che riferisce di un caso federale del 2009 in New Jersey. News America allora fu querelata dalla societa´ concorrente Floorgraphics con l´accusa di averle ´´rubato´´ le password per entrare nel suo sistema informatico e di averle utilizzate cosi´ per ottenere informazioni sul suo bacino di clienti. Dopo quel ´´furto´´, Floorgraphics perse i contratti che aveva con importanti catene di supermercati, come Safeway. La causa pero´ non arrivo´ mai a conclusione. Perche´, dopo pochi giorni di processo, basati sulla testimonianza di un suo ex dirigente, News America decise di versare 29,5 milioni di dollari a Floorgraphics affinche´ ritirasse la denuncia. Poi, poco tempo dopo, si compro´ l´intera societa´. Qualcosa di analogo e´ successo nel 2010 a Insignia Systems, societa´ informatica alla quale News America ha versato 125 milioni pur di mettere a tacere le accuse di violazione delle regole della concorrenza. Ma il versamento piu´ cospicuo e´ stato nei confronti di un´altra societa´, la Valassis Communications, in Michigan, che ha ritirato la querela e ha rinunciato di andare a processo in cambio di 500 milioni di dollari. Anche in questo caso l´accusa era di aver distorto lle leggi sulla corretta concorrenza. Il New York Times conclude sottolineando che News Corporation ha pagato finora 655 milioni per evitare cause sollevate contro News America. Il gruppo puo´ contare su una liquidita´ di 11,8 miliardi di cash. ´´Ma il denaro – conclude il Nyt – puo´ aggiustare molto, non tutto. Quando lo getti nel fuoco, e´ un propellente e niente piu´´´. (ansa)__________________________________________________________________
MURDOCH: UN IMPERO DA OLTRE 32 MILIARDI DI DOLLARI. Con un fatturato 2010 da 32,7 miliardi di dollari e un utile netto da 2,5 miliardi di dollari, News Corporation, il gruppo che fa capo a Rupert Murdoch, vanta attivita´ articolate in otto macro-aree: Cinema e intrattenimento, Televisione, Tv via Cavo, Tv via satellite, Editoria quotidiana e periodica, Libri, Servizi di marketing integrato e altri asset. Cinema e intrattenimento – Fiore all´occhiello e´ la 20th Century Fox che produce alcuni dei titoli piu´ visti nelle sale di tutto il mondo: basti citare Avatar o, tra i piu´ recenti, Il Cigno Nero, con Natalie Portman fresca di Oscar. Della divisione fanno parte anche la consociata che si occupa di produzione televisiva e alcuni studios tra gli Stati Uniti e l´Australia. Televisione – La societa´ piu´ importante e´ la Fox Broadcasting Company, produttrice di tutti i canali Fox del mondo che trasmettono le serie piu´ amate (Glee, Lie to me e American Dad o celebri show come American Idol e Hell´s Kitchen). Attraverso la Fox Television Station trasmette negli Stati Uniti ben 27 canali. Completa la divisione MyNetwork Tv (che si occupa di distribuzione di contenuti via internet). Tv via cavo – La divisione produce e distribuisce programmi per la televisione via cavo, soprattutto negli Stati Uniti e in Asia. I canali offrono contenuti molto popolari, da Fox Business Network a Fox Movie Channel, da Fx a Fuel Tv. In Asia la societa´ piu´ importante e´ Star che trasmette decine di canali tematici in India, Indonesia, Cina, Pakistan, Medio Oriente. Tv via satellite – E´ l´area di business di cui fa parte Sky Italia, con 4,87 milioni di abbonati a dicembre 2010, 2,7 miliardi di euro di fatturato, oltre 190 canali tematici e prima pay tv nella storia italiana ad avere raggiunto l´utile operativo. News Corp possiede inoltre il 49% di Sky Deutschland in Germania e parte di BskyB in Gran Bretagna la cui acquisizione del 100% e´ stata bloccata dopo l´esplosione dello scandalo intercettazioni. Editoria quotidiana e periodica – E´ una delle divisioni strategiche del gruppo. Pubblica alcuni dei quotidiani piu´ importanti di lingua inglese (Wall Street Journal; The Times) e piu´ diffusi al mondo (The Sun, New York Post e News of the World, quest´ultimo il domenicale al centro dello scandalo che Murdoch ha ne ha determinato la chiusura con l´ultimo numero uscito domenica 10 luglio). E´ proprietaria dell´agenzia Dow Jones e dei servizi di informazione finanziaria collegati. In Australia tra quotidiani nazionali e locali pubblica 150 giornali. Ha lanciato The Daily, un investimento di 30 milioni di dollari per il primo quotidiano studiato per iPad (costo 99 centesimi/settimana). Libri – Fa parte di questa divisione la Harper Collins, tra i piu´ importanti editori al mondo in lingua inglese. News Corp possiede anche News America Marketing, portafoglio di mezzi di promozione che arriva a centinaia di milioni di acquirenti. Servizi di marketing integrato – Pubblicazione di fogli pubblicitari, vendita di spazi pubblicitari in depliant, supporto per attivita´ di marketing ad aziende. Altri asset – La divisione comprende il social network MySpace; hulu, la piattaforma per la tv e i film on line, in joint venture con Nbc Universal e Disney; e News Outdoor, che si occupa principalmente di raccolta pubblicitaria outdoor in Russia e negli altri principali paesi dell´Est Europa. (ansa)

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