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Il cibo è un bene da difendere, il corso di formazione di Greenaccord

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corso di formazioneL’associazione di giornalismo ambientale Greenaccord, Onlus e l’Agenzia ARSIAL della Regione Lazio organizzano un corso di formazione dedicato agli operatori dell’informazione per presentare i dati più aggiornati sulla filiera agroalimentare e sullo spreco di cibo e per riflettere sulle tante implicazioni, culturali, ambientali e sanitarie, che un cattivo rapporto con l’alimentazione comporta. È uno schiaffo bello e buono all’economia, all’etica, alla logica, all’ambiente e alla nostra salute. Eppure lo spreco di cibo, anche in assenza di motivi razionali, è una realtà che fatica a mutare. Ogni anno lungo la filiera mondiale dell’agroindustria si perde 1,6 miliardi di tonnellate di alimenti, dalla materia prima ai prodotti trasformati. Solo in Italia lo spreco pro capite annuo si attesta sui 146 chili. Un fenomeno dai molti risvolti negativi: perché crea un danno economico pari a 400 miliardi di dollari, non permette di sfamare 800 milioni di persone ed è un ostacolo al raggiungimento degli obiettivi di taglio dei gas serra perché contribuisce al 7% delle emissioni climalteranti mondiali.

Per far luce sul fenomeno e far riflettere sulle strategie utili a ridare il giusto valore all’alimentazione e ai prodotti che la Terra sa fornirci, l’associazione culturale per l’Informazione ambientale Greenaccord Onlus in collaborazione con Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo dll’Agricoltura nel Lazio) e la Regione Lazio, organizza a Roma mercoledì 28 settembre dalle 9 alle 18 nell’Aula Magna Augustinianum di Via Paolo VI la giornata di studio “Il cibo prodotto, apprezzato, consumato, condiviso e che si butta via”.
All’evento prenderanno parte, in qualità di relatori, esperti nazionali e internazionali di alimentazione e filiere agricole. Obiettivo: fotografare il fenomeno e presentare le possibili correzioni anche attraverso l’illustrazione di storie e casi pratici.

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Durante il corso di formazione previsti gli interventi, tra gli altri, di un rappresentante della FAO, di Andrea Sonnino (Dipartimento Sostenibilità dei sistemi produttivi di Enea), Carlo Hausmann (assessore all’Agricoltura della Regione Lazio), Roberto Moncalvo (presidente Coldiretti), Antonio Rosati (amministratore unico Arsila). “Della situazione attuale tutti siamo responsabili ed è arrivato il momento di una seria riflessione sulla riconquista di valore, non solo economico ma anche etico e culturale, del cibo” commenta il presidente di Greenaccord, Alfonso Cauteruccio. “Non solo gli attori delle filiere produttive e le catene di distribuzione ma ogni famiglia, ognuno di noi, soprattutto i privilegiati residenti nel mondo ricco, è chiamato a ripensare i propri stili di consumo”.

Il corso di formazione è stato riconosciuto dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio come evento valido per la formazione professionale. Pertanto ai giornalisti presenti, che si saranno iscritti preventivamente all’evento attraverso la piattaforma SIGEF dell’OdG verranno riconosciuti 7 crediti formativi.

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