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Crisi ASR: luce oltre la siepe

stampa romana

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Finalmente ci siamo!
Era il passo tanto atteso.
Una presa d’atto dell’urgenza di salvare Stampa Romana e di condividere il percorso di risanamento.
La proposta dei lavoratori di “congelare” le premialità per il 2017, agganciandole ad un bilancio consuntivo 2016 sostenibile, affiancato al blocco dello straordinario annunciato dal segretario, consente di ipotizzare il ritiro della procedura di solidarietà che avevamo impostato.
Il grido d’allarme, lanciato con l’inizio di una procedura sindacale per cassa alla fine di ottobre, è stato raccolto.
Nessuno ha potuto far finta di nulla.

Il passaggio che ci auguriamo di definire a breve, con accordi sindacali e individuali, ci consentirà di dare aria e respiro al più antico sindacato dei giornalisti italiani. Una associazione forte, combattiva, viva, non appiattita su modalità politiche di gestione del consenso, sempre al fianco di tutti i colleghi.
Un patrimonio di competenze che continua ad essere al servizio dei giornalisti di Roma e del Lazio.

Lo dimostrano anche queste vicende: mentre altri colleghi, dentro e fuori Stampa Romana, si esercitavano nel darci lezioni di economia, di finanza, di diritto, di relazioni sindacali noi semplicemente abbiamo lavorato in silenzio nell’interesse comune per centrare un risultato condiviso. E il punto di caduta è la proposta che avevamo avanzato il 26 ottobre scorso incontrando i rappresentanti dei lavoratori, allora indisponibili a considerare le nostre richieste.

A tutti i nostri colleghi, che hanno atteso notizie sullo stato di crisi della Romana e che vogliamo incontrare, ad accordi raggiunti, per spiegare e raccontare tutto quello che è accaduto, per spiegar loro che non è concluso il lavoro di risanamento di Stampa Romana, rivolgiamo un ultimo appello.

Tutti questi sforzi, quello del gruppo dirigente e quello dei lavoratori, rischiano di essere vani se non si decide di far diventare Stampa Romana un pezzo della propria identità professionale.

E’ necessario iscriversi, tesserarsi, rinnovare la propria tessera, riprenderla, avendo fiducia in chi governa e amministra l’Associazione.
Noi, come sempre abbiamo fatto, continueremo a dire tutta la verità, anche quando è scomoda per il gruppo dirigente, a essere trasparenti, a lavorare per la categoria che ci onoriamo di rappresentare.

Lazzaro Pappagallo
Segretario Associazione Stampa Romana

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