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Sindacati Rai: continua l’Azienda nell’utilizzo abnorme delle collaborazioni

RAI

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Gli assistenti ai programmi e la parte produttiva dell’Area Editoriale romana sono in emergenza.

Le produzioni aumentano, i collaboratori non hanno limiti (nei numeri e nei costi per l’Azienda), ma gli assistenti sono pochi, male allocati e utilizzati e, non da ultimo, gravati da compiti amministrativi che poco hanno a che vedere con la preparazione artistica e la loro competenza specifica.

Infatti, è ormai una costante che le porte dell’Azienda siano sempre più spalancate a collaboratori di tutte le specie, con primi utilizzi che, per esempio, solo nella Rete3 sono addirittura decuplicati (almeno 40 negli ultimi mesi e il trend non accenna a rallentare). Ma questa stessa facilità di reclutamento non si riscontra per il personale necessario nelle produzioni e nelle funzioni amministrative.

Da quello che possiamo verificare al nostro livello, mancano una serie di figure professionali, qui di seguito elencate senza alcuna presunzione di esaustivita’:
• • assistenti ricercatori repertoristi (preparati non solo nell’uso delle tecnologie ma con una buona cultura televisiva e generale);
• • assistenti e programmisti formati in diritto d’autore. E’ dal mese di agosto che mancano all’appello il 70% dei dcp elettronici, compreso tutto il materiale al di fuori di quello musicale, cosa che arreca un danno pesantissimo a Rai;
• • assistenti per sopralluoghi, per seguire montaggi per riprese esterne e per supporto redazionale.
• • assistenti ai Programmi, che, pur nel loro esiguo numero, sono male allocati e spesso male utilizzati dalle Produzioni. Infatti, è sempre più abitudine consolidata vederli ruotare nelle produzioni di settimana in settimana o, peggio, vederli sbattuti a supporto delle dirette in situazioni di continua emergenza.

Le redazioni sono in affanno proprio a causa di questa continua emergenzialità, e anche a causa di produzioni spezzettate tra mattina e sera (come Chi l’ha visto, Mi manda rai3 o Agorà), in cui, alla trasmissione quotidiana si affiancano prime serate decise all’ultimo momento. Queste situazioni moltiplicano i collaboratori, ma non gli assistenti ai programmi di produzione/redazione.

Le grandi redazioni delle prime serate o dei grandi contenitori oramai sono composte da 2-3 assistenti a fronte di 20 programmisti e 40/50 collaboratori (registi, autori, inviati, collaboratori testi): una situazione non più sostenibile.

A questo si aggiunge che gli assistenti ai programmi sono caricati di funzioni amministrative improprie, quali le richieste contrattuali, i collaudi prestazioni, RDA, RSO, fogli viaggio, note spese, ecc., che ne appesantiscono l’attività. Per questo, a nostro avviso, e’ ora che l’azienda cominci a prendere seriamente in considerazione una serie di azioni volte a mallevare le singole redazioni da queste funzioni amministrative, affidandole a strutture aziendali più idonee, e, soprattutto alle dirette dipendenze dei capistruttura e delle Reti.

Come è abitudine di queste OO.SS., se l’Azienda non dovesse intervenire adeguatamente per affrontare le criticità sin qui segnalate, verranno messe in atto tutte le azioni possibili per la tutela del lavoro e delle professionalità interne.

Roma 05/01/2017

SEGRETERIE ROMA E LAZIO SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UGL-TELECOMUNICAZIONI SNATER, LIBERSIND-CONFSAL.
RSU RAI DG ROMA SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UGL-TELECOMUNICAZIONI, SNATER E LIBERSIND-CONFSAL

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