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ASR su Sky: sugli esuberi soluzione felice ma Roma perde una grande redazione

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Rientrano 14 esuberi tra i giornalisti con la ricollocazione all’interno di Sky Italia.

La redazione romana perde una settantina di unità con il via libera al trasloco a Milano.
E’ la sintesi più corretta dell’accordo firmato dalle rappresentanze dei giornalisti con la multinazionale dell’informazione.

Era incredibile che un’azienda che produce utili e profitti si ristrutturasse, investendo 30 milioni di euro e indicando contemporaneamente la via d’uscita per i colleghi. E le lotte di questi mesi, inclusi tre scioperi, hanno portato al risultato di far rientrare gli esuberi.

Nell’accordo, anche con la spinta determinata di Stampa romana, siamo riusciti a garantire che diritti previsti dalla legge e situazioni personali e familiari non sparissero tra le pieghe dell’accordo.

La redazione è stata chiara nell’approvare lo schema di accordo approvandolo con 76 sì e 35 no per le condizioni di miglior favore rispetto al contratto garantite dall’azienda.
Resta però una prima volta amara.

La Capitale perde una grande redazione centrale per la prima volta nella sua storia recente.
E’ un primo forte segnale di allarme per un territorio non in grado di consolidare e “proteggere” redazioni dall’alto profilo professionale ma anzi di perdere pezzi.
Su questo punto scontiamo un balbettio o un silenzio istituzionale, nazionale e locale, pieno di ignavia.

E in un momento di tenuta negoziale della occupazione dei giornalisti non possiamo non ricordare che l’operazione esuberi va avanti sulle altre categorie professionali con numeri impietosi e inaccettabili. Una disgregazione di tessuto produttivo e di competenze che nasconde i drammi sociali ricordati anche da Papa Francesco.

Non finisce qui l’impegno su Sky. C’è un piano di trasformazione tecnologica da affrontare e discutere pieno di incognite e insidie sull’identità professionale dei colleghi.

Segreteria Associazione Stampa Romana

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