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Documento Assemblea romana News Mediaset

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L’Assemblea romana di News Mediaset, riunita nella sede di Roma Palatino, dopo mesi di voci incontrollate su un possibile trasferimento da Roma a Milano di una parte o di tutte le news, e dopo la decisione del Tg5 e delle rappresentanze sindacali del personale non giornalistico di indire una giornata di sciopero di fronte alla mancata chiarezza nelle risposte dell’Azienda, decide all’unanimità di aderire alla giornata di sciopero di 24 ore a partire dalle ore 16 e 30 di venerdì 26 maggio in solidarietà ai colleghi della testata Tg5 e contro ogni possibile impoverimento dell’informazione Mediaset nella sede romana.

Siamo contrari ad ogni ipotesi di trasferimento di qualsiasi redazione per i seguenti motivi:

1) Il ventilato piano che comporterebbe risparmi dubbi dato che la sede di Roma Palatino non è vendibile, potrebbe essere invece il segnale che Mediaset punta a ridimensionare il suo impegno nelle News. Lasciare la piazza della Capitale alla sola Rai e a la7 sembra una rinuncia ad ogni seria volontà di concorrenza.

2) Non vorremmo che con il pretesto del trasferimento si cerchi in realtà una riduzione degli organici, senza avviare le procedure previste per legge, un ” licenziamento mascherato” che potrebbe riguardare giornalisti e soprattutto tecnici e personale amministrativo.

3) Verrebbero messe in difficoltà centinaia di persone, spesso con familiari occupati in altre aziende che sarebbero costretti a licenziarsi per non spaccare i nuclei familiari. Verrebbero inoltre colpiti pesantemente decine di lavoratori dell’indotto (operatori di ripresa, montatori e altri) già penalizzati dal trasferimento di Skytg24.

4) Le difficoltà economiche che l’Azienda sta attraversando non sono dovute al settore informazione. Anzi in questi anni i giornalisti hanno decisamente aumentato la propria produttività, accettato la nascita della testata News Mediaset per riorganizzare le news, nuovi carichi di lavoro e la riduzione dei propri stipendi con l’ultimo Contratto Integrativo.

Per tutti questi motivi respingiamo qualsiasi ipotesi di smantellamento dell’informazione a Roma e siamo pronti ad altre azioni di lotta, compresi gli altri giorni di sciopero già votati dalle assemblee.

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