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Uspi/Fnsi, il terzo contratto di categoria una buona pagina sindacale

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L’attività del sindacato trova la sua espressione più piena nella firma del contratto di lavoro. Sembra una ovvietà. Lo è fino a un certo punto.

Il mondo del giornalismo è cambiato. I salti tecnologici e produttivi non riguardano solo le aziende, i loro bilanci, i loro fatturati, le loro dimensioni ma anche i lavoratori del settore. Il punto di riferimento per tutti è sempre stato il contratto Fieg-Fnsi. Lì dentro si è concentrato un modello di relazioni sindacali, si è declinata la rappresentanza dei comitati di redazione, si sono strappate buone paghe e diritti che hanno garantito l’intera categoria.

È un contratto fotografato intorno alla struttura produttiva delle redazioni di carta degli anni ottanta che non tiene conto nella sua impostazione prima della radio e della tv privata e oggi del digitale. Insomma resta il contratto principale ma sconta il peso degli anni.

Naturalmente la materia della produzione, il digitale, il proliferare di siti di settore, locali, ultraspecializzati non si ferma di fronte a un contratto di lavoro, a quel contratto di lavoro. Banalmente perché i datori di lavoro sono diversi dai grandi editori della Fieg.

Era ed è compito di un buon sindacato sedersi ad un tavolo con queste aziende organizzate dall’Uspi, cercando di ottenere il risultato migliore.

Per Stampa Romana il risultato migliore era avere un livello di diritti in linea con quanto sancito dagli altri due contratti di lavoro (FiegFnsi e Aeranti Corallo), paghe che non scatenassero effetti dumping, corretti ambiti di applicazione.

Lo sforzo realizzato dalla trasformazione dell’accordo contrattuale con Uspi sulla stampa periodica locale nel contratto firmato ieri ci sembra abbia prodotto un risultato convincente.

Era necessario fissare paletti e ambiti di applicazione tali da non erodere il contratto Fnsi-Fieg e li abbiamo realizzati. Era necessario avere minimi contrattuali per le quattro figure organizzative con orario di lavoro annesso in linea almeno con aeranti corallo e li abbiamo centrati.

Era necessario inserire gli istituti di categoria e anche questo percorso sembra delineato. Era necessario finalmente affrontare il tema della trasformazione dell’identità del giornalista e per la prima volta in un testo contrattuale troviamo nuove figure contrattuali figlie anche dell’elaborazione e della pratica costante di Stampa Romana sul tema. Trovare finalmente un riconoscimento di figure professionali come il videomaker o il social media manager significa leggere il reale per quello che è. Arriviamo tardi ma finalmente arriviamo a comprendere quello che si è mosso e sviluppato anche nel giornalismo italiano. Un segnale anche per il rinnovo di Fieg-Fnsi.

Altri motivi di soddisfazione vanno ascritti al lavoro della Commissione contratto della Romana e del Direttivo che ha recepito quelle proposte. Nel testo finale troviamo il recupero della norma sul rapporto e la distinzione tra informazione e pubblicità, sulla rappresentanza sindacale, sull’obbligatorietà dei pareri di fiduciari e cdr per mutamenti di mansioni che possono dar luogo a risoluzione del rapporto di lavoro.

Riconosciamo alla Fnsi, pur nella voglia di chiudere rapidamente, di avere ascoltato e accolto le integrazioni delle Associazioni di stampa, a cominciare dalla Lombarda (per l’ambito prevalentemente locale di applicazione del contratto) e dalla Romana.

Certamente non mancano le incognite a cominciare dal quadro dimensionale di queste aziende. È probabile che buona parte del nuovo che può nascere, che ci auguriamo che nasca, finisca sotto questo ombrello normativo e in quel mondo lì nuotano pesci piccolissimi ma anche bei delfini per i quali questo contratto non è la misura corretta. Per questo dobbiamo attentamente controllare l’andamento di questo contratto, verificarne alla scadenza biennale i numeri per avere un quadro chiaro di riferimento e di applicazione.

Ma appunto il lavoro è stato fatto ed è un buon lavoro per il sindacato dei giornalisti.

Segreteria Associazione Stampa Romana

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