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Un esempio di giornalismo 4.0

bosco di ogigia

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Si è tenuta questa mattina la presentazione del Bosco di Ogigia, il nuovo progetto dei colleghi Francesca Della Giovampaola e Filippo Bellantoni. Si tratta di una iniziativa editoriale indipendente che attraverso video e articoli informa su temi legati all’ambiente e a buone pratiche “sostenibili”. Il nome si riferisce a un luogo fisico che esiste veramente, “un campo dove sta crescendo una food forest o bosco commestibile – come spiegano gli stessi autori sul blog – un ecosistema progettato dall’uomo dove si produce cibo e altre risorse”.

Il segretario Lazzaro Pappagallo con Francesca Della Giovampaola e Filippo Bellantoni

Oggi, in una sala Angelici/Serra gremita, insieme al segretario Lazzaro Pappagallo Francesca e Filippo hanno parlato della strada intrapresa nei mesi scorsi, un percorso verso il cambiamento e nuovi metodi di racconto che nasce – come spesso accade oggigiorno – dalla crisi visto che i due ideatori del Bosco di Ogigia lavoravano a Romauno tv, una televisione privata romana che ha dichiarato il fallimento a febbraio 2016 lasciando a casa trenta dipendenti.

“Stiamo vivendo la peggiore crisi dell’editoria moderna – ha detto il segretario Asr Pappagallo – La nostra scelta, di fronte a questa crisi, è quella di andare in mare aperto e sfidare il futuro perché siamo convinti che la partita non sia finita. Il mercato ha bisogno di altri linguaggi e di nuove modalità espressive. Oggi è importante fare dei prodotti verticali, specifici, che esaltino le professionalità. E in questo il Bosco di Ogigia è un mirabile esempio. Siamo orgogliosi di aver partecipato a questa sfida insieme a Francesca e Filippo, perché l’aiuto che abbiamo fornito passa attraverso un processo di incubazione di impresa in collaborazione con Bic Lazio, che poi è confluita in Lazio Innova, Federlazio e l’università La Sapienza”.

Ma di che cosa parla il Bosco di Ogigia? “Di ambiente, di sostenibilità e di permacultura – ha spiegato Francesca Della Giovampaola – Che cos’è la permacultura? È un sistema di progettazione per la creazione di insediamenti umani sostenibili che rispetta tre etiche: la terra, le persone e la condivisione delle risorse. Perché una società che non rispetta la propria terra non può avere futuro. Il nostro obiettivo giornalistico è dare una risposta o delle possibili soluzioni alle crisi che stiamo attraversando in questo momento: economica, ambientale e sociale”.

“Non è vero che le persone non leggono – ha aggiunto Filippo Bellantoni – Ci vuole qualità per avere l’attenzione dei lettori. Noi cerchiamo di coinvolgere i nostri con un metodo di comunicare che ha la qualità e i video al centro del progetto. Abbiamo messo le nostre professionalità al servizio di nuovi strumenti come i social ad esempio, che poi non sono nuovi ma forse siamo noi ad essere in ritardo, e di un mondo in continuo cambiamento. Lavoriamo molto con i social, ci aggiorniamo, pubblichiamo con costanza e nel lungo periodo i risultati, se c’è la qualità, arrivano. Sempre con l’obiettività e l’onestà che poi devono sempre essere i valori di riferimento di un bravo giornalista”.

Il Bosco di Ogigia si presenta dunque come un prodotto editoriale nuovo, fresco, che si modella sulla comunicazione 4.0. Un progetto che merita di essere seguito per la sua originalità e affidabilità.

VIDEO – LA PRESENTAZIONE

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