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Voto, rispettate le regole; no a polemiche strumentali

Associazione Stampa Romana

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Le operazioni di voto per l’elezione dei delegati ai congressi dell’Associazione Stampa Romana e della Fnsi sono state avviate come previsto da un notaio che ha validato la procedura e si stanno svolgendo regolarmente nelle modalità previste dallo Statuto e decise collettivamente dagli organismi dell’Associazione, nei quali sono rappresentate tutte le liste concorrenti.

Nel merito, la questione di una parte dei colleghi che non ha ricevuto le credenziali per il voto online perché non ha mai comunicato un indirizzo email all’Associazione (nonostante i ripetuti appelli di questi anni e il lavoro encomiabile degli uffici nell’aggiornamento dell’anagrafe degli iscritti) è veramente sorprendente.

L’Associazione ha fatto tutto quanto prevede lo Statuto, e anche qualcosa in più, per assicurare il massimo coinvolgimento degli iscritti nella tornata elettorale, come sembrano testimoniare anche i risultati dell’affluenza della prima giornata di votazioni. Le modalità per pubblicizzare la scadenza elettorale non sono mai cambiate.

Sono cambiate invece, per volontà condivisa e responsabilità di tutte le componenti dell’Asr, le modalità di voto; associare le due questioni è contro ogni logica ed evidentemente pretestuoso. Nelle passate tornate elettorali, le “credenziali” per il voto si ricevevano al momento in cui ci si recava al seggio: ma noi le chiamavamo schede elettorali. Stavolta è tutto più semplice: basta una telefonata o una mail, senza muoversi da casa o dalla redazione. Ma chi lo desidera può ancora recarsi ai vari seggi fisici dove esercitare il voto, sempre attraverso un computer, e ricevere quindi le credenziali anche al momento nel quale si reca al seggio.

Cliccate qui per tutte le indicazioni.

La segreteria di Stampa Romana deplora la scelta di sollevare su questi temi una polemica strumentale, che ha assunto toni inaccettabili e rischia di distorcere la leale competizione in corso per il congresso fra le diverse aree sindacali. La competizione elettorale, per il bene di tutti, va svolta correttamente sulle opzioni programmatiche che interessano il sindacato dei giornalisti e non attraverso campagne di denigrazione delle persone o dell’istituzione nella quale tutti, nei diversi ruoli, siamo impegnati. È un errore scimmiottare all’interno del sindacato, patrimonio di noi tutti, gli aspetti più deleteri della comunicazione politica di questi ultimi anni. Forse chi riveste le responsabilità maggiori, a livello nazionale, nella nostra comunità, potrebbe lasciare da parte le legittime preoccupazioni di chi inevitabilmente è parte in causa in una fase congressuale e chiedere a tutti uno sforzo di correttezza e rispetto reciproco.

Per parte nostra, rinnoviamo l’appello al rispetto dei colleghi elettori, che sono perfettamente in grado di esprimere le loro scelte nel quadro delle regole vigenti e alla salvaguardia del bene comune che è il sindacato al quale tutti apparteniamo.

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