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La morte di Gino Falleri, il padre del pubblicismo italiano. Il cordoglio di Stampa Romana

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Luigi Falleri, Gino per tutti i colleghi e amici, ci ha lasciato.

Gino è stato il leader del pubblicismo italiano e un cardine della politica sindacale di Stampa Romana e della FNSI. Ci mancherà la sua sensibile attenzione ai tanti problemi della professione, alla luce dei cambiamenti tecnologici in atto.

A testimonianza i tanti suoi scritti soprattutto sugli scenari dell’informazione futura, sulla libertà di stampa e il diritto di informare.

Vice presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, vice presidente dell’Associazione Stampa Romana nell’ultima consiliatura, laureato in Giurisprudenza, è iscritto all’Albo dei giornalisti del Lazio, elenco pubblicisti, dal 1957.

Personaggio storico del giornalismo, ha iniziato la sua carriera come volontario a Il Messaggero di Roma e successivamente al Popolo di Roma.

Ha collaborato con il Momento Sera, Il Giornale d’Italia, Italia Sera, l’Opinione, Il Globo, Il Resto di cui è stato il garante del lettore, nonché con l’agenzia ASCA e il GR2.
È stato direttore di TeleTerni dal 1974 al 1977, Capo ufficio stampa dell’Ente nazionale per la prevenzione degli infortuni dal 1971 al 1982, e consulente per i media del direttore generale dell’ISPESL fino al 31 dicembre 1988, nonché presidente dell’Ordine del Lazio. È stato, inoltre, addetto stampa del Presidente della Commissione bicamerale d’inchiesta sulla cooperazione (1994-1995).

Ex segretario generale aggiunto della FNSI e membro della Giunta della Federazione nazionale della stampa (1974-1976, 1978-1984 e dal 2007 al 2011; dal 1987 è presidente del Gruppo giornalisti uffici stampa, ed è anche presidente dell’Unione giornalisti per l’Europa federale (Ugef) dell’Angpi dell’EAPO&IC ,con sede a Bruxelles e a Roma. E’ consigliere nazionale della Fnsi.

È stato docente di diritto all’informazione e giornalismo presso alcuni atenei italiani, tra cui: Luiss, Università di Pisa (dal 2005 al 2011), Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” (2006-2007), Università di Siena (dal 2008 al 2012) e l’Università del Foro Italico (dal 2012 al 2013). È stato presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio e Molise e della Commissione Uffici Stampa della Fnsi.

È consigliere del Comitato di direzione della Scuola Superiore di giornalismo della LUISS; ha fatto parte del Comitato di direzione della Scuola post-universitaria di giornalismo dell’Università di Tor Vergata di Roma e dell’Osservatorio sui media istituito dall’Università Bocconi di Milano.

È socio fondatore e consigliere dell’Eurispes, Cavaliere di Gran Croce della Repubblica, direttore editoriale di Giornalisti Europei, un settimanale da lui ideato.

I funerali si svolgeranno domani 19 marzo alle ore 15 nella parrocchia di San Mattia in via Renato Fucini 285.

Così in una nota il Comitato di Redazione dell’Ufficio Stampa di Roma Capitale.

“ll Cdr di Roma Capitale esprime il cordoglio suo e di tutti i colleghi dell’Ufficio Stampa per la scomparsa di Gino Falleri, uomo di grande spessore umano, sensibile, pragmatico e combattivo, punto di riferimento di tante battaglie sindacali. Ricordiamo in particolare il suo profondo impegno per la valorizzazione della professione dell’addetto stampa e la vicinanza espressa nel riconoscimento della figura del giornalista all’interno della PA. Il mondo del giornalismo romano subisce una grave perdita. Ci stringiamo al dolore dei familiari”.

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