Cerca
Chiudi questo box di ricerca.

Editoria: Ricerca Lsdi, aumentano iscritti all´Ordine ma un giornalista su due non è "visibile"

Condividi questo articolo:

Roma, 4 nov – Aumentano le iscrizioni all´Ordine delle giornaliste e dei giornalisti, l´anno scorso si sono superate 110.000 tessere, ma meno di un giornalista su due e´ ´visibile´, cioe´ ha una posizione contributiva attiva all´Inpgi. Gli ´attivi´ sono scesi al 44,5%, pari a 44.906 iscritti, di cui circa 25.011 nel lavoro autonomo e 19.895 in quello subordinato. Sono fra i dati aggiornati al 2010, della ´Ricerca Giornalismo: il lato emerso della professione´, curata da Pino Rea, coordinatore di ´Liberta´ di stampa – Diritto all´informazione´, presentata alla Federazione Nazionale stampa italiana nella giornata europea contro il precariato. Stando ai numeri, cresce il lavoro autonomo del 7,7% (ora e´ a quota 55,7%) il cui reddito pero´ continua a diminuire. Cala il lavoro subordinato (-3,85%) e sparisce il turnover (-31% delle posizioni dei praticanti).´´Siamo convinti che il precariato non sia strumento di sviluppo – Dice Franco Siddi, segretario generale della Fnsi – che le imprese possono averne vantaggi nel tempo breve ma non di qualificazione e crescita. Su questo punto le imprese sono sorde, poche provano soluzioni nuove. Bisognera´ esaminare azienda per azienda, usare i collaboratori quando necessario e non aumentare i precari´´. La ricerca mostra che oltre il 62% dei freelance dichiarano meno di 5000 euro annui e si registra un progressivo invecchiamento delle redazioni: i rapporti di lavoro, nella fascia superiore ai 50 anni salgono dal 24,40% del 2009 al 27,50% del 2010; sono in lieve crescita quelli nella fascia fra i 36 i 50 anni, (dal 49,80% al 50,50%) mentre scendono quelli sotto i 35 anni (dal 24,40% al 22%). Durante l´incontro, cui hanno partecipato, fra gli altri, anche il senatore Pd Vincenzo Vita e i rappresentanti di Cgil, Uil e Ugl, Enzo Carra (Udc), relatore della legge sull´equo compenso per i giornalisti precari ha detto che ´´bisogna intervenire, soprattutto sull´enorme numero di iscritti, favoriti dalla proliferazione si scuole di giornalismo´´. La legge sull´equo compenso ´´per fortuna sta andando avanti con grande velocita´. C´e´ gia un testo definitivo partito per le commissioni che devono dare i loro pareri´´. Enzo Iacopino, presidente dell´Ordine Nazionale dei Giornalisti, oltre a ricordare di aver fatto gia´ chiudere otto scuole, si e´ chiesto se ´´e´ morale che i colleghi prepensionati continuino alla stessa scrivania a fare lo stesso lavoro´´. Per Roberto Natale, presidente della Fnsi un altro tema da non abbandonare ´´e´ quello della riforma dell´accesso alla professione´´. Infine, Andrea Camporese, Presidente dell´Inpgi ha ricordato che ´´ci sono 50mila giornalisti che non ci versano contributi perche´ o non lavorano o lavorano fuori dalle regole´´. (ansa)

Il network