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Libertà di informazione: "Servizio Pubblico" fa centro, terremoto Santoro in tv dopo l´addio alla Rai

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Roma, 4 nov – Divide la Rai, incassa i complimenti della concorrente La7 pure segnata dalla sconfitta negli ascolti, fa esultare la catena di tv private locali dove e´ andato in onda in contemporanea con Sky portando a casa un risultato strepitoso. Insomma e´ un terremoto il ritorno di Michele Santoro con il suo ´Servizio pubblico´ dopo l´addio alla Rai. Lui festeggia la vittoria senza mezzi termini: ´Il risultato conferma che e´ in atto una rivolta contro il degrado della tv generalista occupata dai partiti, sia nel pubblico che nel privato. Lavoreremo per estendere questa rivolta, per trasformarla in rivoluzione. E la rivoluzione, a guardare il grande successo di ieri sera, e´ gia´ cominciata´. Di rivoluzione aveva parlato in apertura, nell´enorme studio del programma visto sulle tv regionali da 2.276.418 spettatori e su SkyTg24 Eventi da 645.113, per uno share complessivo di 12,03%. Un boccone amaro di rimpianto per i consiglieri di opposizione a Viale Mazzini che da sempre protestano per lo stop ad Annozero. Per Nino Rizzo Nervo il successo e´ ´un grave atto d´accusa nei confronti della direttora generale della Rai che senza un voto del cda, si e´ arrogata il potere di rinunciare ad una risorsa strategica della Rai´´. Per Giorgio van Straten ´´la Rai ha fatto un vero e proprio autogol´´, convinto che ´´varrebbe la pena che chi di dovere facesse autocritica, rinunciasse a compiacere un presidente del consiglio oltretutto in uscita, e offrisse a Santoro uno spazio su una nostra rete generalista´´. Anche Rodolfo De Laurentiis sottolinea che ´´oltre alla perdita di una voce importante della Rai, si aggiunge il danno che si sta costruendo un network alternativo di servizio pubblico´´. Ma dal Cda Alessio Gorla risponde che l´uscita dalla Rai di Santoro e´ stata volontaria e quindi esprime solidarieta´ alla direttora generale Lorenza Lei che con il giornalista ha concluso l´accordo. ´´Non bisogna infine dimenticare – precisa Antonio Verro – che a decretare il valore pubblico di una trasmissione non sono solo i grandi ascolti quanto piuttosto il rispetto di principi come il pluralismo che in Rai, come vediamo purtroppo in questi casi, spesso viene inteso solo come semplice somma di parzialita´´´. Parla anche l´ex dg Rai, quel Mauro Masi a cui anche ieri il giornalista non ha risparmiato critiche: ´´Un esperimento coraggioso, in cui Santoro si e´ saputo mettere in discussione´´. Un esperimento che segna ´´la fine della televisione analogica. La Post Televisione ha ridato il telecomando in mano ai cittadini´´, sentenzia Sandro Parenzo, presidente di Telelombardia tra i primi sostenitori del progetto. ´´Le tv locali se si mettono insieme sono capaci di far paura a Rai, Mediaset e La7´´ commenta l´editore trevigiano Thomas Panto. Propone una revisione del sistema Auditel per meglio interpretare le tendenze del pubblico il direttore di Tv2000, Dino Boffo. A parlare di ´´Santoro modello di televisione pluralista´´ e´ il direttore de La7 Paolo Ruffini. ´´La cosa molto interessante dell´esperimento di Santoro – continua – e´ che mette insieme questa liberta´ di fruizione´´. Il debutto di Servizio pubblico e´ paragonabile a ´´un uragano´´, ma e´ la dimostrazione che ´´il mercato e´ aperto, la competizione e´ viva: dunque e´ un bel segnale´´, dice Corrado Formigli, ex ´delfino´ di Michele Santoro, che con il suo Piazzapulita su La7 ieri sera ha dovuto fare i conti con la nuova trasmissione multipiattaforma del conduttore di Annozero e ha subito un calo negli ascolti. Spettatori che invece, sostiene Alessio Butti capogruppo Pdl in Commissione di Vigilanza Rai, Santoro non ha tolto alla Rai. ´´I numeri parlano chiaro – dice invece il capogruppo dell´Udc della bicamerale Roberto Rao – da oggi la Rai ha un concorrente in piu´´´. Un successo che a suo avviso ´´dimostra anche la forza dei nuovi media e di un nuovo modo di fare televisione, e segna un punto di svolta definitivo nella funzione delle televisioni generaliste´´. Tanto che Antonio Di Pietro ha inviato oggi una lettera al presidente della Rai, Paolo Garimberti, chiedendogli ´´formalmente un incontro per discutere il ritorno di Santoro sulla tv pubblica´´. (ansa)

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