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Governo: ddl stabilità, ridotti i tagli all´editoria nel triennio 2012-2014. Tutte le altre novità

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Roma, 9 nov – Dalla stretta sugli statali in mobilita´ alla ´certificazione´ che dal 2026 l´eta´ per la pensione salira´ a 67 anni. Sono alcune delle misure contenute nel maxi-emendamento presentato dal Governo alla commissione Bilancio del Senato, che comincera´ a votare da domattina. Il pacchetto e´ un misto tra le misure gia´ note, come ad esempio la vendita dei terreni agricoli o il Fondo per gli immobili pubblici, e alcune novita´ dell´ultima ora. Mancano pero´ gli itnerventi piu´ ´´pesanti´´ che si erano ipotizzati nei giorni scorsi, ad esempio la disciplina sui licenziamenti. PENSIONI: Dal 2026 si andra´ in pensione a 67 anni. EDITORIA: Ridotti i tagli di 19,55 milioni di euro nel 2012, di 16,25 milioni nel 2013 e di 12,902 milioni nel 2014. In precedenza erano previsti tagli rispettivamente di 69,8 mln, 58,06 mln e 46,14 mln. FONDO NUOVI NATI: e´ prorogato sino al 2014. AUTOSTRADE: Defiscalizzazione per realizzare nuove autostrade Si agira´ su Irap e Iva. TORINO-LIONE: le aree interessate alla realizzazione della Torino-Lione sono di ´´interesse strategico nazionale´´. Quindi chi vi si introduce sara´ punito a norma dell´articolo 682 del codice penale: arresto da tre mesi ad un anno e ammenda. SERVIZI PUBBLICI LOCALI: Se gli enti locali non procederanno alle liberalizzazioni dei servizi pubblici, il Governo potra´ esercitare un potere sostitutivo. PROFESSIONI: Via le tariffe minime per i professionisti. Si procedera´ anche all´utilizzo di societa´ di capitale. ANAS: A decorrere dal 1 gennaio 2012 l´Anas trasferisce a Fintecna tutte le sue partecipazioni, al valore netto contabile risultante al momento della cessione. LAVORO: Dal 2012 gli imprenditori che assumeranno giovani apprendisti potranno contare su uno sgravio contributivo del 100% (per i primi 3 anni). Poi l´aliquota sara´ del 10%. Sempre per l´apprendistato e´ prevista un intervento annuo di 200 milioni. E incentivi economici sono in arrivo anche per le donne ´di qualsiasi eta´ e prive di un impiego regolarmente retribuito´. Sara´ incentivato il tele-lavoro anche per i lavoratori diversamente abili. DEBITI ENTI LOCALI: Gli enti locali che hanno dei debiti, dovranno su istanza del creditore, certificare che i loro debiti sono ´´certi, liquidi ed esigibili´´, in modo da facilitare la cessione dello stesso credito a banche o intermediari finanziari. Se l´ente locale non certifica il debito entro sessanta giorni il Tesoro nomina un commissario ad acta. DEBITO PUBBLICO ED ENTI LOCALI: ´´Ai fini della tutela dell´unita´ economica della Repubblica, a decorrere dall´anno 2013, gli enti territoriali riducono l´entita´ del debito pubblico´´. L´attuazione delle norme sara´ definita da un decreto del Tesoro che stabilira´ ´´distintamente per Regioni, province e Comuni, la differenza percentuale, rispetto al debito medio pro capite, oltre la quale i singoli enti territoriali hanno l´obbligo di procedere alla riduzione del debito´´. In alternativa gli enti locali potranno trasferire di immobili ai fondi o alle societa´ costituiti dallo Stato per la dismissione degli immobili pubblici. PUBBLICO IMPIEGO: I dipendenti pubblici considerati in in soprannumero potranno essere posti ´in disponibilita´´ e avranno un´indennita´ pari all´80% dello stipendio per due anni. Le pubbliche amministrazioni che hanno situazioni di soprannumero sono tenute ad osservare le procedure in tema di mobilita´ e collocamento in disponibilita´ dei dipendenti, dandone comunicazione al Dipartimento per la Funzione pubblica. Le amministrazioni che non adempiono alla ricognizione annuale non potranno effettuare assunzioni. Dopo 10 giorni dalla comunicazione al Dipartimento, l´amministrazione potra´ risolvere il contratto di lavoro per chi ha compiuto l´anzianita´ massima contributiva di 40 anni. In subordine, scattera´ la mobilita´. BUROCRAZIA ZERO: ´´In via sperimentale, fino al 31 dicembre 2013, sull´intero territorio nazionale si applica la disciplina delle zone a burocrazia zero´´ introdotto dalla manovra di primavera del 2010. (ansa)

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