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Libertà di stampa: Teheran, quotidiano "Iran" esce senza titoli. In serata liberi i dieci reporter arrestati

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Teheran, 22 nov – Il quotidiano filo-governativo ´Iran´ e´ uscito oggi senza la consueta titolazione principale di prima pagina, laddove campeggia un evidente spazio bianco in segno di protesta per l´arresto dei suoi giornalisti. Di ieri l´irruzione degli agenti della polizia giudiziaria nella sede principale del quotidiano a Teheran. Durante il blitz, il direttore Mosaieb Nahimi e 30 giornalisti sono stati arrestati con l´accusa di aver tentato di impedire l´arresto di Ali Akkbar Javanfekr, editore dello stesso quotidiano e tra i principali consulenti del presidente Mahmoud Ahmadinejad. Secondo i siti d´informazione ´Digarban´ e Shafafnews´, la polizia giudiziaria, a seguito di un intervento diretto del presidente Ahmadinejad, ha poi bloccato l´arresto di Javanfekr, mentre una parte dei giornalisti, insieme al direttore, sono stati rilasciati dopo essere stati interrogati. Stando ai siti, altri 10 giornalisti sono invece ancora in stato di fermo. Ieri, dopo l´irruzione della polizia giudiziaria nella sede centrale di ´Iran´, il Presidente della Regione Teheran, Morteza Tamaddon, uomo vicino ad Ahmadinejad, si e´ recato personalmente nella sede del quotidiano, rammaricandosi per l´avvenuto e chiedendo all´autorita´ giudiziaria spiegazioni a riguardo. Il procuratore di Teheran, Abbas Jafari Dolatabadi, ha negato ogni forma di violenza e ha accusato i giornalisti coinvolti di aver voluto ostacolare il percorso ordinario della giustizia. Il tentato arresto di Javanfekr segue la sua condanna a un anno di reclusione riportata in primo grado per aver dato l´autorizzazione per la pubblicazione di un articolo sulla rivista da lui diretta ´Khatun´, dove sono state divulgate false notizie sulla storia dell´hijab (il velo islamico) in Iran. L´articolo era stato ritenuto ´´immorale´´ dalla magistratura iraniana. Secondo i siti d´opposizione, sia la condanna emessa contro Javanfekr sia l´irruzione violenta nel quotidiano ´Iran´, rientrerebbero nel quadro dello scontro interno al vertice iraniano che vede coinvolti il presidente Ahmadinejad, da un lato, e la Guida Suprema, l´ayatollah Ali Khamenei, dall´altro. La Guida Suprema ha infatti il pieno controllo della magistratura nella Repubblica islamica dell´Iran. (adnkronos)______________________________________________________________________________RILASCIATI ULTIMI 10 REPORTER DEL QUOTIDIANO ´IRAN´, ORA SONO TUTTI LIBERI. Sono stati rilasciati questo pomeriggio gli ultimi dieci giornalisti del quotidiano filo-governativo ´Iran´, arrestati ieri dalla polizia giudiziaria iraniana insieme ad altri 20 colleghi. Lo riferisce l´agenzia di stampa Irna, ricordando che gli altri 20 erano stati gia´ liberati nella tarda serata di ieri. Ieri, durante l´irruzione della polizia giudiziaria nella sede principale di ´Iran´ a Teheran, il direttore Mosaieb Nahimi e 30 dipendenti e giornalisti erano stati arrestati con l´accusa di aver tentato di impedire l´arresto di Ali Akkbar Javanfekr, editore del quotidiano e tra i consiglieri del presidente Mahmoud Ahmadinejad. Secondo alcuni siti d´informazione, come Digarban e Shafafnews, la polizia giudiziaria, dopo un intervento di Ahmadinejad, avrebbe poi bloccato l´arresto di Javanfekr. Il tentato fermo di Javanfekr e l´irruzione nella sede del quotidiano hanno suscitato nelle ultime 24 ore forti critiche da parte del governo nei confronti della magistratura. Oggi ´Iran´ e´ uscito in edicola senza la consueta titolazione principale di prima pagina, dove e´ stato lasciando uno spazio bianco, in segno di protesta contro l´arresto dei giornalisti. (adnkronos) Secondo i siti d´informazione ´Digarban´ e Shafafnews´, la polizia giudiziaria, a seguito di un intervento diretto del presidente Ahmadinejad, ha poi bloccato l´arresto di Javanfekr, mentre una parte dei giornalisti, insieme al direttore, sono stati rilasciati dopo essere stati interrogati. Stando ai siti, altri 10 giornalisti sono invece ancora in stato di fermo. Ieri, dopo l´irruzione della polizia giudiziaria nella sede centrale di ´Iran´, il Presidente della Regione Teheran, Morteza Tamaddon, uomo vicino ad Ahmadinejad, si e´ recato personalmente nella sede del quotidiano, rammaricandosi per l´avvenuto e chiedendo all´autorita´ giudiziaria spiegazioni a riguardo. Il procuratore di Teheran, Abbas Jafari Dolatabadi, ha negato ogni forma di violenza e ha accusato i giornalisti coinvolti di aver voluto ostacolare il percorso ordinario della giustizia. Il tentato arresto di Javanfekr segue la sua condanna a un anno di reclusione riportata in primo grado per aver dato l´autorizzazione per la pubblicazione di un articolo sulla rivista da lui diretta ´Khatun´, dove sono state divulgate false notizie sulla storia dell´hijab (il velo islamico) in Iran. L´articolo era stato ritenuto ´´immorale´´ dalla magistratura iraniana. Secondo i siti d´opposizione, sia la condanna emessa contro Javanfekr sia l´irruzione violenta nel quotidiano ´Iran´, rientrerebbero nel quadro dello scontro interno al vertice iraniano che vede coinvolti il presidente Ahmadinejad, da un lato, e la Guida Suprema, l´ayatollah Ali Khamenei, dall´altro. La Guida Suprema ha infatti il pieno controllo della magistratura nella Repubblica islamica dell´Iran. (adnkronos)

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