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Linee guida per uso dei social media. Iniziativa ASR il 3 luglio alle 11,30

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l giornalismo può fare a meno dei social? 

Le risposte ancora oggi tendono a divaricarsi. Ci sono colleghi che vedono nei social il male assoluto, una contaminazione della funzione del giornalismo e una distorsione della capacità informativa.

Ci sono altri colleghi che nei social vedono una prosecuzione del giornalismo e dell’informazione e un modo per approdare nei luoghi digitali in cui gran parte dei cittadini italiani sono presenti.In questo dibattito tuttora vivo con conseguenze anche sull’organizzazione della categoria in senso generale si impone anche un altro interrogativo. Se si decide di essere presenti sui social come è opportuno comportarsi? 

E’ possibile distinguere in modo netto la nostra presenza social “privata” da quella “professionale”? Il nostro essere giornalista comporta un aggiunta di attenzione e di doveri? Come usare i social per la ricerca e la verifica delle informazioni? Quali questioni etico-deontologiche comporta il rapporto in pubblico con i cittadini-utenti? 

Mario Tedeschini Lalli, collega già a lungo attivo nel gruppo Espresso Repubblica, è uno dei pionieri della cultura digitale applicata al giornalismo professionale e continua a ragionare sulle forze in campo e sull’evoluzione della figura professionale. 

Qualche mese fa ha partecipato alla redazione delle “Linee guida per l’uso dei media sociali” per i giornalisti ora adottate dall’Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino (http://bit.ly/lineeguidasocialmedia).   

Presenterà la sua riflessione a Stampa Romana mercoledi 3 luglio alle 11:30.

Modera l’incontro e il dibattito seguente con alcuni dei colleghi che lavorano o hanno lavorato sui social media il segretario di Stampa Romana Lazzaro Pappagallo.

A seguire tavola rotonda con la presenza di Pier Luca Santoro, DataMediaHub, e Bruno Mastroianni, SuperQuark Rai.

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