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Domani alle 10 manifestazione nazionale dei giornalisti a Piazza Montecitorio e a Palazzo Madama. Bandiere a lutto per i tragici fatti di Nassirya

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Roma, 27 aprile.
“Le bandiere della Federazione Nazionale della Stampa Italiana e dell’Associazione Stampa Romana saranno domani, alla manifestazione nazionale di Roma, listate a lutto in segno di cordoglio per i tragici fatti di Nassirya.

La Federazione della Stampa e l’Associazione Stampa Romana, che confermano l’appuntamento alle 10 davanti alla sede della Camera dei Deputati in coincidenza con la prima seduta del nuovo Parlamento, partecipano al dolore di tutto il Paese per la scomparsa dei militari italiani. Un minuto di raccoglimento sarà osservato dai giornalisti provenienti da tutta Italia.”

Roma, 14 aprile.

“Onorevole, ci ascolti”: il 28 aprile alle ore 10 saremo di fronte a Montecitorio e quindi a Palazzo Madama per parlare con i nuovi deputati e i nuovi senatori della Repubblica dell’insostenibile situazione dell’informazione nel nostro Paese, con i giornalisti senza contratto – e a quella data saranno passati ben 424 giorni dalla scadenza contrattuale, senza che sia aperto un tavolo di confronto – e con un abuso di flessibilità diffuso in tutti i nostri giornali.

E’ un appuntamento che non possiamo perdere, per raccontare in prima persona quello che non riusciamo a far sapere attraverso i nostri giornali. Un appuntamento al quale devono essere presenti tutti i colleghi che hanno a cuore non soltanto un contratto giusto, regole certe per i collaboratori, ma soprattutto il futuro dell’informazione in questo Paese.

La manifestazione nazionale del 28 aprile, giorno di insediamento delle nuove Camere, è stato deliberato dalla Giunta della Fnsi: ecco il comunicato.

“Uno sforzo senza precedenti di mobilitazione dei giornalisti italiani in occasione della manifestazione nazionale a Roma indetta dalla Fnsi per il 28 aprile prossimo, è stato deciso dalla Giunta della Federazione della Stampa che si è riunita oggi a Roma insieme ai rappresentanti delle Associazioni Regionali di Stampa. Delegazioni di colleghi di tutti i settori dell’informazione provenienti da ogni regione si riuniranno venerdì 28 aprile in Piazza Montecitorio, a partire dalle 10, in una manifestazione di informazione e di dialogo con i parlamentari che danno vita alla nuova legislatura e con i cittadini.

I giornalisti esprimeranno la loro preoccupazione e la protesta per la grave situazione del rinnovo contrattuale della categoria, bloccato da 410 giorni a causa del rifiuto intransigente degli editori di dare regole e dignità a decine di migliaia di colleghe e colleghi freelance, collaboratori e precari sfruttati e ricattati dalle aziende. I rappresentanti della categoria ricorderanno di avere già attuato otto giornate di sciopero generale e che la Giunta della Fnsi ha a disposizione un pacchetto di altre sei giornate di astensione dal lavoro. La protesta dei giornalisti mira anche a conquistare una migliore qualità dell’informazione che solo una riaffermata indipendenza della professione può garantire. La Fnsi ricorderà ai parlamentari la difficile situazione del settore della comunicazione, condizionato da uno sviluppo squilibrato a causa di una legislazione di settore che va radicalmente cambiata per restituire pluralismo e pari opportunità a tutti i media. Una seria legislazione antitrust e contro il conflitto di interessi, la valorizzazione del ruolo e dell’unitarietà del servizio pubblico radiotelevisivo, la difesa dell’autonomia e dei valori della professione giornalistica devono essere principi fondamentali per l’attuazione dell’articolo 21 della Costituzione e devono tradursi in un riassetto della comunicazione e dell’editoria, nella revisione delle leggi sulla diffamazione e sull’Ordine dei Giornalisti, nella difesa dell’autonomia della previdenza e del sistema di tutele della categoria.

La Giunta della Fnsi ha invitato le Associazioni Regionali ad incontrare a Roma e nelle realtà territoriali i Parlamentari di tutti i partiti eletti nelle rispettive circoscrizioni per sollecitare un impegno in difesa della libertà di informazione e del diritto dei cittadini ad essere correttamente informati”. (13 aprile 2006)

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