Il Consiglio Direttivo di Stampa Romana ha approvato il bilancio 2015 a larghissima maggioranza con un voto contrario e un astenuto.
A fronte di un sostanzioso taglio delle spese per 63mila euro, il bilancio è stato chiuso con un passivo di 37mila.
Il dato negativo è il combinato disposto del calo di trasferimenti della Casagit e dei contributi federali. Ed è l’effetto di una lenta e progressiva diminuzione dei trasferimenti di risorse dagli enti di categoria a Stampa Romana che dura da diversi anni.
Il taglio delle spese da 63mila euro attenua in modo significativo il risultato negativo.
Il bilancio in rosso, tenuto sotto controllo da una gestione oculata come sottolineato nella relazione dei Sindaci, non ha ridotto l’offerta di assistenza e sostegno ai colleghi in difficoltà. Sono anzi cresciuti i servizi (convenzione con CNA, sportello europeo, sportello startup) per creare nuove attività editoriali, sfruttando bandi regionali ed europei.
I corsi di formazione – altro elemento distintivo della strategia dell’Associazione – indicano una strada per il futuro: il continuo rinnovo dell’identità professionale dei colleghi, via maestra per attraversare la crisi.
E’ necessario però, anche alla luce delle previsioni per l’anno in corso, trovare le misure più opportune per contenere gli squilibri nei conti.
Per farlo richiamiamo tutti al senso di responsabilità: chi opera all’interno dell’Associazione e chi lavora all’esterno di Stampa Romana e ha una responsabilità all’interno degli enti di categoria.
Stampa Romana è un patrimonio da 140 anni al servizio della nostra professione. Metterla nelle condizioni di lavorare con efficacia e senza affanni per i colleghi è nell’interesse di tutti: dall’Inpgi, proprietaria della mura della Torretta il cui costo è aumentato di 14mila euro negli ultimi sette anni, alla Casagit i cui contributi destinati ad ASR sono calati progressivamente nel tempo.
I trasferimenti di danaro dei due enti di categoria, calcolati sul numero delle tessere sindacali (criterio da superare valido in anni di relativo benessere), garantiscono servizi che Stampa Romana offre a tutti i giornalisti (attivi, disoccupati, pensionati), non solo a chi è iscritto al sindacato, creando così quel collante che tiene ancora compatta la nostra comunità, quella dei giornalisti, aggredita da una crisi di sistema feroce.
Stampa Romana infine ospita, per conto della FNSI, Ossigeno per l’Informazione, un osservatorio prezioso nella difesa dell’articolo 21 della Costituzione e nel sostegno ai colleghi minacciati.
Stampa Romana si è distinta e continua a farlo per la passione sindacale, il rigore, la partecipazione, le battaglie senza sconti a difesa dei colleghi, l’innovazione, un patrimonio che, pur in tempi di grandi difficoltà per la nostra professione e di grandi cambiamenti, appartiene alla nostra comunità e a tutta la categoria. Un patrimonio da consolidare e da non disperdere, anche confermando la vostra partecipazione con il rinnovo delle iscrizioni e l’inclusione di tutti gli attivi della professione che hanno a cuore il proprio futuro.
Segreteria Associazione Stampa Romana