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Uffici stampa Regione: appello ASR ai consiglieri

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L’Aula sovrana della Pisana può decidere.

Può decidere se allargare e consolidare i diritti dei colleghi giornalisti che lavorano nelle istituzioni di Consiglio e Giunta regionale e nei gruppi del Consiglio (emendamento Aurigemma) o far finta di nulla e non riconoscere il contratto giornalistico.

Dopo lo stralcio nella legge sull’informazione della norma relativa ai colleghi giornalisti che lavorano nella Regione Lazio con la previsione di riconoscer loro il contratto giornalistico, sulla scia di quanto avviene nella maggior parte delle regioni italiane e nell’ufficio stampa della Giunta Zingaretti, si arriva in questi giorni a un nuovo punto di svolta.

Il passaggio è quello della legge regionale di stabilità. Lì dentro si potrebbe dar seguito all’ordine del giorno approvato a latere della legge sull’informazione che impegnava sul tema la Giunta regionale.

Sappiamo che in aula si discuteranno gli emendamenti che traducono quell’ordine del giorno e sappiamo che su quegli emendamenti c’è la convergenza di forze politiche e consiglieri di diversa estrazione politica. Uno è relativo agli addetti stampa di Consiglio e Giunta ed è firmato dai consiglieri Bonafoni, Favara, Petrassi e Fichera.

Sappiamo anche che gran parte del buon esito dipende dai consiglieri del Partito Democratico.

Il loro peso specifico politico è indiscutibile, così come è indiscutibile che al loro interno ci siano valutazioni di segno opposto sulla norma.

Prevarrà l’idea di allargare la base dei diritti dei colleghi, riconoscendoli e applicandoli all’interno del contratto giornalistico, inverando così non solo un’idea e un’azione di sinistra (ebbene sì!) ma anche condividendo l’ordine del giorno approvato a latere della legge sull’editoria firmato da autorevoli parlamentari nazionali del PD come Verini, Zampa e Ansaldi che indicava nel contratto giornalistico lo strumento da applicare ai colleghi che lavorano per gli enti locali? O prevarrà l’intangibilità dell’esistente, un più generale “non mi interessa, non mi importa”?

Ai consiglieri del partito democratico e a tutti gli altri consiglieri della Pisana chiediamo solo di votare secondo scienza e coscienza, guardando alla sostanza delle cose e ai diritti dei colleghi.

Lazzaro Pappagallo
Segretario Associazione Stampa Romana

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