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Lavoro autonomo: il dibattito tra storie, proposte e speranze

Lavoro autonomo, la tavola rotonda organizzata da Stampa Romana

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Una giornata estremamente partecipata e caratterizzata dal confronto fra colleghi giornalisti non subordinati e professionisti di altre categorie. La tavola rotonda sul lavoro autonomo allestita dall’Associazione Stampa Romana si è rivelata un’iniziativa piena di spunti e di idee grazie a un dialogo aperto e costante che in pratica ha segnato tutto l’evento – intitolato “Professione: Autonomi” – e che ha coinvolto anche esponenti della politica e associazioni di categoria.

“Il lavoratore autonomo – ha detto il segretario di Stampa Romana Lazzaro Pappagallo – è un elemento indispensabile del nostro sistema. Nel nostro settore 2 lavoratori su 3 non sono dipendenti e il loro reddito oscilla tra i 9 e i 14 euro l’anno. Se arrivano pressioni o querele temerarie questi colleghi come possono difendersi, vista anche l’esiguità del loro reddito? Ecco, noi dobbiamo costruire una rete di protezione attorno a loro ed è per parlare di questo che oggi siamo qui”.

Proprio uno dei primi interventi, da parte di una collega freelance, è stato forse quello che ha fatto emergere di più la sensazione di frustrazione che spesso attanaglia chi fa del lavoro autonomo il proprio strumento di vita, di chi non riesce a mettere su uno stipendio dignitoso perché sfruttato e spesso costretto a lavorare “in condizioni tragiche”, che “non viene nemmeno invitato a fine anno per gli auguri di Natale”. Storie tutt’altro che rare e che segnano la vita professionale di chi non è lavoratore dipendente, anche se nessuno nel corso dell’evento che si è svolto a piazza della Torretta ha voluto negare come le condizioni di lavoro siano peggiorate per tutti, anche per i subordinati.

Uno dei temi più dibattuti è stata la fragilità del lavoratore autonomo, fragilità che deriva proprio dall’impossibilità da parte di chi ha un reddito basso di potersi difendere adeguatamente o dall’avere grosse difficoltà nel ricorrere agli strumenti giuridici con i quali ottenere il riconoscimento dei propri diritti.

I VIDEO INTEGRALI DELL’INIZIATIVA SUL LAVORO AUTONOMO

Ospiti della giornata sono stati, tra gli altri, l’assessore al Lavoro della Regione Lazio Lucia Valente, il presidente della Commissione Lavoro del Senato Maurizio Sacconi e Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera. “Dobbiamo lavorare per render maggiore attrattivo il nostro territorio – ha detto l’assessore Valente – il lavoro che arriverà è diverso da quello che siamo abituati a conoscere, ma l’importante è che arrivi. E’ compito nostro preparare le persone sul lavoro che verrà“. Molto critici nei confronti del cosiddetto “libero mercato” e delle sue regole sia Sacconi che Damiano. “Ci troviamo in una condizione di totale sregolatezza – ha detto Sacconi – anche il vostro settore sta vivendo un cambiamento veloce e abbiamo bisogno di strumenti flessibili che reggano il tempo“. “Non ho mai apprezzato la globalizzazione senza regole – ha osservato Damiano – ed è evidente che continuando così oggi i nodi stiano venendo al pettine. Io sono contrario al fatto che non si ripristini la norma dell’equo compenso, ci vuole un ‘pavimento’, ci vogliono degli standard universali“.

Al centro dei dibattito sul lavoro autonomo è finito anche l’Ordine dei Giornalisti, con il presidente nazionale Nicola Marini che si è detto favorevole ad una riforma: “Un Ordine è necessario, ma non è l’Ordine che abbiamo avuto fino ad ora. L’Ordine va rinnovato perché non può essere governato da una legge che ha 54 anni. In questo periodo di tempo è cambiato il mondo e la nostra professione è cambiata più volte”.

La giornata ha vissuto il suo epilogo nel pomeriggio, quando è stato fatto il punto della situazione su contributi, gestione separata Inpgi e pensioni. L’Associazione Stampa Romana ha presentato alcune delle iniziative che sostengono la rete dei lavoratori non subordinati: il portale FiscoGiornalisti per un consulto immediato e online su tasse, contrattualistica, contributi e versamenti; lo sportello per la creazione di imprese, curato da Giorgio Poidomani, storico manager dell’editoria italiana, e lo sportello per la valutazione e lo screening dei bandi europei e regionali curato dalla collega Virginia Alimenti.

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