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A 10 anni dalla Legge 150
che cosa è cambiato
negli Uffici Stampa

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Sono passati più di dieci anni dall’approvazione della legge 150/2000 sugli uffici stampa pubblici e molte cose ancora sono da avviare a soluzione così come prevedono le norme. Migliaia di colleghi sono ancora in attesa della definizione del profilo professionale, elemento indispensabile per avviare le trattative contrattuali di comparto nella pubblica amministrazione. In questi anni, inoltre, si sono aperte moltissime vertenze sindacali in svariati enti per decisa volontà dei colleghi e del Sindacato dei giornalisti al fine di far applicare, almeno, le norme in vigore della legge. Un’importantissima ed emblematica vertenza, con interessante strascico giudiziario, si è sviluppata all’Inps nazionale per il riconoscimento dell’attività dell’ufficio stampa, da anni presente, e per il mancato trasferimento della contribuzione all’istituto di previdenza dei giornalisti così come prevede la 388/2000 che obbliga, per chi fa informazione, le amministrazioni pubbliche all’apertura delle posizioni contributive presso l’Inpgi. La Fnsi e l’Asr, infatti, hanno sempre considerato la vertenza Inps uno snodo importante per il pieno riconoscimento dell’attività sindacale dei giornalisti negli uffici stampa pubblici che si battono per la piena applicazione della legge 150/2000. La sentenza della magistratura sul caso Inps, che premia il duro lavoro dei colleghi e del sindacato dei giornalisti, apre nuove prospettive per l’intera categoria e, in particolare, impegna l’Inps a riprendere quel costruttivo dialogo inspiegabilmente interrotto nel bel mezzo di un percorso riformatore. In questo senso l’appuntamento nazionale degli uffici stampa, indetto per domani venerdì 28 gennaio (ore 10,30) a Roma  presso la Fnsi, sulla situazione della più generale questione dell’applicazione della legge 150 nel pubblico impiego e della vertenza Inps, assume un’aspettativa ed un significato davvero particolari”.   

Assemblea nazionale degli addetti stampa pubblici e privati

Ore 10,30 Relazione del Segretario generale aggiunto Fnsi, Giovanni Rossi
(Cosa è cambiato nella pubblica amministrazione dopo la legge 150)

Ore 11,00 Intervento del Commissario straordinario Aran, Antonio Naddeo
(Profilo professionale: perché dieci anni di stallo)

Ore 11,15 Intervento del Vicepresidente Ordine Nazionale, Enrico Paissan
(L’Ordine a tutela della dignità professionale e deontologica)

Ore 11, 30 Intervento di Toni Baldi, componente Cdr ufficio stampa Inps nazionale
(Anni di incomprensioni e di vero e proprio mobbing)

Ore 11,45 Intervento di Alfredo Fiorenza rappresentante Rsu Inps nazionale
(La solidarietà fattiva della rappresentanza unitaria)

Ore 12,00 Intervento dell’Avvocato della Fnsi Bruno Del Vecchio
(La sentenza del giudice del lavoro: un giudizio epocale)

Ore 12,15 Intervento organizzazioni sindacali Cgil (Marco Broccati), Cisl, Uil, Ugl (Francesca Ricci),  Confedir ( Stefano Morzilli), Cida (Antonio Zucaro) ed altre rappresentanze.  (Lo spinoso tema della rappresentatività)

Ore 12,45 Intervento vicedirettore Inpgi, Mimma Iorio
(La forte presenza degli uffici stampa nella gestione dell’Istituto)

Ore 13,00 Intervento Segretario generale Associazione Comunicatori pubblici,
Alessandro Rovinetti  (Comunicatori pubblici e giornalisti da sempre in campo nella lotta comune)

Ore 13,15 Storie di ordinaria mala amministrazione pubblica (interventi dei colleghi)


Ore 13,45 Intervento del Segretario Generale Fnsi, Franco Siddi

All’iniziativa sono stati invitati il Presidente e il Direttore generale dell’Inps, esponenti istituzionali, politici, sindacali e organizzazioni della società civile. 

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