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Il programma

Il futuro del giornalismo è adesso

Le giornaliste e i giornalisti di ControCorrente per un sindacato forte, autonomo, solidale, condiviso e di prossimità 

Ci riconosciamo nei valori della Costituzione antifascista e antirazzista. Ci battiamo contro tutti i bavagli e siamo al fianco delle colleghe e dei colleghi minacciati da mafia, malaffare e corruzione.

Riteniamo inscindibile il nesso tra la difesa delle libertà e la tutela dell’autonomia e delle garanzie della professione.Condividiamo le battaglie di questi anni della FNSI per una legge contro le querele temerarie. Affermiamo il valore assoluto dell’art. 21 della Costituzione e siamo contrari ai tagli all’editoria annunciati dal Governo.

Per questo vi chiediamo un voto a sostegno di questo programma e dei candidati di ControCorrente per il Congresso di Associazione Stampa Romana e FNSI.

1. Il futuro del giornalismo è adesso. Vogliamo sviluppare e innovare il lavoro giornalistico, renderlo accessibile e dignitoso nella retribuzione, autonomo e libero nella quotidiana ricerca della verità, legittimamente tutelato nella fase del pensionamento. Vogliamo una nuova cultura del lavoro e la centralità della contrattazione collettiva. No al precariato a vita.

2. Il Sindacato del quale abbiamo bisogno. Più presente sul territorio, più vicino ai Cdr, più unito ed efficace nella sua azione contrattuale a difesa della dignità e dei posti di lavoro, contro la precarietà, le discriminazioni di genere e i ricatti di editori spregiudicati, che impongono turni e mansioni opprimenti. Un sindacato forte significa vicinanza anche a chi ha appena avviato il proprio percorso giornalistico, per non lasciarlo solo e assisterlo nella fase iniziale della carriera.

3. Chiediamo di cambiare metodo. Vogliamo costruire un sindacato forte, rappresentativo, capace di operare scelte condivise e con una precisa identità. Invece  registriamo 371 iscritti in meno nell’ultimo anno all’Associazione Stampa Romana, oltre 900 in meno in questo quadriennio. Troppo spesso, sino ad oggi, ASR è intervenuta tardivamente, quando tutto era ormai perduto. Ci impegniamo per vitalizzare le sedi distaccate in ogni territorio e per salvaguardare il lavoro dei dipendenti Asr, come abbiamo già fatto negli anni precedenti sventando la cassa integrazione. Il lavoro dell’Ufficio stampa deve essere tutelato e ricoperto da un giornalista, in ogni settore, pubblico e privato. Chiediamo il rigoroso rispetto della legge 150/2000 che disciplina le attività di informazione e comunicazione nelle pubbliche amministrazioni.

4. Ribadiamo la centralità politica e progettuale della FNSI, attuata attraverso il coordinamento con gli enti INPGI, CASAGIT e Fondo pensione complementare, nel rispetto dell’autonomia di ognuno. È indispensabile una sinergia con l’Ordine dei giornalisti. ControCorrente è un coordinamento nazionale di giornalisti per superare le correnti e realizzare un fattivo interscambio di informazioni e strategie. L’unità è un valore.

5. No al precariato a vita: ribadiamo la mozione dello scorso Congresso FNSI, rivendicando la centralità della contrattazione collettiva, per raggiungere l’equità retributiva di precari, freelance e nuove figure legate alle piattaforme multimediali. Il costo unitario del lavoro autonomo professionale, non può mai essere inferiore a quello del dipendente, pena lo smantellamento dello stesso lavoro dipendente. Sì a contratti che rendano economicamente più convenienti le assunzioni, no all’abuso del lavoro autonomo e parasubordinato. Inoltre, promuoviamo la rappresentanza di precari e freelance ad ogni livello, aziendale, regionale e nazionale.

6. Comitati di Redazione. Ci impegniamo a dialogare e ad accompagnare i Cdr nel percorso di trasformazione dei piani di lavoro e degli eventuali stati di crisi, incoraggiandoli ad introdurre un rappresentante di garanzia per collaboratori e precari. Ci impegniamo ad essere a loro disposizione per formazione gratuita su loro diritti e prerogative.

7. Formazione qualificata e gratuita che tenga conto dei processi tecnologici in rapida evoluzione e delle nuove forme di narrazione giornalistica, come quelle dell’informazione e del racconto sociale per “illuminare le periferie”, del linguaggio corretto, rispettoso e libero da stereotipi, e del contrasto all’hate speech. Chiediamo precisi impegni agli editori e ai datori di lavoro per garantire permessi retribuiti.

8. Riforma dell’Ordine dei giornalisti e autonomia dell’informazione. Basta con gli attacchi da parte del potere politico. Dopo decenni di “buio” – anche grazie alla spinta innovatrice di ControCorrente – l’Ordine dei giornalisti ha finalmente avviato un convinto e profondo processo di autoriforma, che ci impegniamo a sostenere.

9. Rai è anzitutto valore del servizio pubblico e rispetto del Contratto di servizio, a partire dalla funzione di “coesione sociale” che le attribuisce. Ci impegniamo per una legge diversa dall’attuale, che liberi finalmente la Rai dalla morsa dei partiti e dei Governi. Chiediamo autonomia del lavoro giornalistico e pluralismo culturale. Sosteniamo l’azione dell’UsiGRai per un “giusto contratto”, ovvero il riconoscimento a chi svolge lavoro giornalistico del CNLG-Contratto Nazionale Lavoro Giornalistico.

10. Giornalisti minacciati e “querele temerarie”. Dal 2014 il Lazio ha conquistato il triste primato del numero di giornaliste e giornalisti minacciati: ASR deve diventare la loro “scorta mediatica”, non dobbiamo mai lasciarli soli. Anche di fronte al fenomeno sempre più preoccupante delle aggressioni (o minacce) on line. Così come dobbiamo accompagnare le giornaliste e i giornalisti colpiti dalle “querele temerarie”. Attualmente, in caso di archiviazione e assoluzione, la parte che ha presentato la querela non paga nulla, nemmeno le spese legali sostenute dal giornalista per difendersi da un’accusa infondata e intimidatoria. Questa legge va cambiata!

11. Lavoro usurante e di strada. Chi definisce tutti i giornalisti una casta non conosce il lavoro, fatto per la maggior parte da chi è in strada e ogni giorno si rimette in gioco alla ricerca della “verità”. Siamo esposti a continui rischi e ad un mestiere usurante. Per questo la retribuzione, soprattutto di chi è impegnato in prima linea, deve essere equa, proporzionata e adeguata al sacrificio.

12. Parità di genere e pari opportunità. Maggiore precarietà, stipendi più bassi, carriere più lente, molestie, minacce on line, difficoltà a conciliare lavoro e maternità soprattutto se in assenza di un contratto di lavoro: per superare le discriminazioni di genere serve rafforzare l’azione già avviata dalla FNSI con un piano integrato che coinvolga tutti gli enti di categoria e veda il sindacato in prima fila.

13. Pensionati ed ex fissa. Vanno superate le divisioni intergenerazionali e cercate nuove forme di impegno sindacale con i pensionati, anche rilanciando lo sportello nella sede dell’ASR in un’ottica solidaristica. Bisogna che il Governo approvi subito la delibera dell’INPGI che attiva un prestito a FNSI e FIEG per mantenere gli impegni. Non permetteremo che si disattenda un diritto contrattuale e chiediamo di tenere aperto un canale di confronto con i titolari del fondo ex fissa, FIEG e FNSI, e con il pagatore INPGI.

14. INPGI. Non c’è più equilibrio tra giornalisti attivi e pensionati. ControCorrente sta sostenendo l’azione dell’INPGI per allargare con un intervento legislativo la platea degli iscritti al mondo della comunicazione. ControCorrente crede fermamente che l’INPGI vada salvato a garanzia dell’autonomia dei giornalisti.


15. Legge sull’editoria. Siamo contrari ai tagli: l’industria editoriale invece va sostenuta perché è parte del patrimonio culturale del paese e garanzia di pluralismo. Chiediamo un sostegno diretto e sostanziale all’editoria non profit e cooperativa, sia cartacea, sia digitale. Allo stesso tempo vogliamo azioni di contrasto alle finte imprese editoriali e limiti efficaci alle concentrazioni di mercato di tutta la filiera.

16. CASAGIT. In tema di salute, una delle priorità è continuare a garantire i livelli fondamentali di assistenza sanitaria e solidarietà, attraverso la sostenibilità della CASAGIT per renderla accessibile a tutti i giornalisti, secondo i vari profili. Abbiamo ottenuto l’assistenza continuativa ai figli fino ai 35 anni e vogliamo realizzare un sistema contributivo sempre più semplice ed equilibrato.

La lista

Elezione dei delegati al IX Congresso
ASSOCIAZIONE STAMPA ROMANA
PROFESSIONALI

DI SCHINO MAURIZIO
BORROMETI PAOLO
ALBERTARIO EMILIO
ANGELONI ALESSANDRO
ASSOGNA PAOLO
BARTOCCI MATTEO
BETTI LUISA
BISBIGLIA VINCENZO
CAPPUCCIO RAFFAELE
CHIARAVALLI MASSIMO
CONTI MARCO
CORBI MARIA
COSENTINO CRISTINA
CRISTIANO RICCARDO
CUCCHIARONI VALERIA
CURCI BEATRICE
FIORE ANGELICA
FORMAGGIO DIANA ANGELA
GAGLIARDI FRANCESCO
GALATI GIUSEPPE
GARAMBOIS SILVIA
GRANDIN ALMA MARIA
GUADAGNINI ROSSELLA
GUECI GIOVANNA
INGRAO IGNAZIO
LEONE GRAZIA ANNA SABINA
LEPRI MARIA MADDALENA
LOMBARDO NATALIA
MACHEDA DANIELE
MAIORELLA IVANO
MARANI ALESSIA
MARCIANO MASSIMO
MARINCOLA CESARE CLAUDIO
MARINCOLA DI SAN FLORO ELISA
MATANO JACOPO
MATTEI RITA
MILANI STEFANO
ORANGES SONIA
PIEGARI VINCENZO
RESTA MARIA SILVIA
RAMOGIDA SIMONETTA
ROMANELLO CHIARA
RUSTICHELLI ANDREA
SECCI EFISIO ROBERTO
SERDOZ ROBERTA
SEVERINO MAURIZIO
SPAGNOLO VINCENZO
TALARICO ROSARIA
TESTA MARINA
TOAFF ALISA
VALLERGA ALESSIO
VOTO ARIANNA
VIGNUDELLI MARCO
ZEGARELLI MARIA ANNUNZIATA
ZIPPEL ANNA SILVIA

Elezione dei delegati al XXVIII Congresso
FEDERAZIONE NAZIONALE STAMPA ITALIANA
PROFESSIONALI

BORROMETI PAOLO
DI TRAPANI VITTORIO
D’UBALDO GUIDO
SPADARI PAOLA
SPIRITO GIAMPIERO
BALZANETTI ANDREA
CATALDI VALERIO
CECCHINI MASSIMO
CONTI MARCO
CURCI BEATRICE
DE STEFANO ALESSANDRA
DI SCHINO MAURIZIO
GALEAZZO LIDIA
GARAMBOIS SILVIA
GARIBALDI ANDREA
GUERZONI MONICA
LANDOLFI FLAVIA
LIVERANI LUCA
MANCUSO ALESSANDRA
MARANI ALESSIA
MARCHETTI DANIELE MARIA
MARINCOLA CESARE CLAUDIO
MONETTI NADIA
ORLANDO EDUARDO
PURGATORI ANDREA
RESTA MARIA SILVIA
RUSTICHELLI ANDREA
SANTELLI GIORGIO
SERVENTI LONGHI PAOLO
SOTIS ILARIA MARIA
STEFANELLI ELISABETTA
VIGNUDELLI MARCO
VISCA ANNA LUCIA
ZANCHINI GIORGIO
ZEGARELLI MARIA ANNUNZIATA

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