L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha emesso ieri, 21 novembre 2017, un bando di reperimento interno per addetto stampa, senza tenere conto di quanto sancito dalla legge 150/2000 che all’art. 9, comma 2 stabilisce che “gli uffici stampa sono costituiti da personale iscritto all’albo nazionale dei giornalisti” intendendo senza alcuna distinzione tra professionisti e pubblicisti. Nel bando invece è prevista una corsia esclusiva per i soli professionisti, come scritto al punto relativo ai requisiti professionali richiesti, e una specifica laurea, quella magistrale in editoria, comunicazione multimediale e giornalismo, classe 13/S (LM19), che invece per la Legge 150/2000 non è prescrittiva ai fini dell’attività di addetto stampa, può solo valere ai fini del punteggio.
È questo un modo per escludere il personale già in servizio nell’Ente, per mandare il bando deserto e per poter procedere ad un bando esterno già cucito su qualcuno?
Si fa anche presente che con atto di indirizzo all’ARAN, del Ministro Madia, di agosto 2017, il sindacato dei giornalisti è convocato al tavolo delle trattative per il rinnovo dei contratti di comparto, al pari delle altre rappresentanze sindacali, ed è pertanto legittimato a tutelare gli interessi dei colleghi giornalisti che operano all’interno della Pubblica Amministrazione.
L’Associazione Stampa Romana ha chiesto al Presidente INGV di ritirare il bando in autotutela perché è illegittimo per i motivi suesposti.
L’amministrazione dovrà procedere all’emissione di un nuovo bando che non preveda una discriminazione professionale. Inoltre la commissione esaminatrice dovrà avere esperti in grado di valutare l’attività di un addetto stampa.
Si ripete, su scala nazionale, la stessa vicenda riscontrata per il bando del Comune di Formello dedicato all’addetto stampa con lo stesso tipo di vizio procedurale.
Stampa Romana continuerà a vigilare nell’interesse dei diritti di tutti i colleghi.
Renata Palma
(Presidente Consulta Uffici Stampa ASR)
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