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Lutto per Nicola Calipari

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Il lutto di tutto il Paese per Nicola Calipari, morto per fare scudo con il suo corpo a Giuliana Sgrena, è il nostro lutto di giornalisti: per un mese abbiamo trepidato per la sorte della giornalista del Manifesto rapita a Baghdad, oggi la gioia grande per la sua liberazione è appassita di fronte al dolore per il sacrificio di Calipari.Bentornata Giuliana, siamo felici che tu sia qui, a Roma, di sentire la tua voce ferma, finalmente libera se pur ferita. Con te avevano rapito anche la libertà dell’informazione, la voglia e la capacità di raccontare, di far sapere, di far conoscere, elementi fondamentali di democrazia. I giornalisti romani hanno un profondo dovere di riconoscenza per tutti quelli che si sono adoperati per farti tornare al tuo giornale, ai tuoi lettori, ai tuoi parenti e ai tuoi amici: tanto più commosso e profondo per chi, dopo averti liberata, ti ha difesa dal “fuoco amico” di una pattuglia Usa, restandone vittima.
L’Associazione Stampa Romana invita tutti i giornalisti a unirsi al pubblico cordoglio e a partecipare alle esequie di Nicola Calipari, che per restituire a tutti noi la voce e la penna di Giuliana, ha sacrificato la sua vita.
Calipari è uno dei nostri morti, anche lui si è sacrificato per renderci tutti più liberi, per la libertà dell’informazione.

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