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TG!: Cdr denuncia nuovi errori

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Il cdr del Tg1 denuncia l’ingiustificabile scelta giornalistica dell’edizione delle 20 in cui la notizia del giorno – e cioe’ le dimissioni del ministro per le riforme Calderoni – e’ stata collocata nel terzo titolo ed e’ slittata nell’impaginazione come quarto servizio. Tutte le prime pagine dei principali quotidiani on line e i notiziari delle agenzie aprono con quella che e’ con ogni evidenza la notizia del giorno. Per il tg1 valgono invece altri criteri nelle logiche di impaginazione del giornale. Vorremmo capire dalla direzione quali sono.

ROMA 17 MARZO 2005

L’assemblea del tg1, riunita oggi per discutere dell’edizione delle 20 del tg del 4 marzo scorso che rendeva conto della liberazione di Giuliana Sgrena e dell’uccisione di Nicola Calipari, prende atto che in una comunicazione fatta all’assemblea stessa, il Direttore ha riconosciuto, in modo formale, le proprie responsabilita’. Quell’edizione del tg ha fornito un’informazione parziale e intempestiva, non puntuale, ne’ corretta. Soprattutto a causa del fatto che il Direttore, che ha ricevuto la notizia dell’uccisione di un agente italiano alle 19.10 (50 minuti prima del tg), non l’ha comunicata alla redazione e, come ha lui stesso confermato, non e’ riuscito a verificarla con le fonti ufficiali. Dopo aver accertato la successione temporale dell’arrivo delle notizie e il lavoro svolto dall’intera redazione del tg1, emerge con chiarezza la responsabilita’ incontestabile del Direttore.
L’assemblea quindi respinge il tentativo di rendere corresponsabili alcuni settori del giornale ed esprime solidarieta’ a tutti i colleghi che quel giorno hanno lavorato alla realizzazione del tg.
L’assemblea sostiene da tempo che l’organizzazione del lavoro voluta dal Direttore sin dal suo insediamento si e’ rivelata insufficente, inadeguata alle esigenze quotidiane e drammaticamente non all’altezza nei casi di emergenza. Il tg1 non ha necessita’ di nuove regole e modalita’, come sostiene il Direttore. Ha bisogno che vengano ripristinate e rispettate dalla Direzione quelle gia’ esistenti.
Tale stato di cose e’ imputabile al progressivo svuotamento da parte della Direzione delle competenze professionali dei colleghi, al sistematico scavalcamento delle funzioni dei capiredattori, degli inviati e dei conduttori, al mancato rispetto del contratto di lavoro, al rifiuto del dialogo durante le riunioni di sommario e al diniego di ogni tipo di collaborazione: comportamenti piu’ volte denunciati dal Comitato di Redazione.
Lo stravolgimento dei ruoli, il mancato impiego di risorse professionali consolidate e riconosciute indicano, da parte della Direzione, la sostanziale mancanza di fiducia e il mancato rispetto della redazione, non motivati da valutazioni di ordine professionale.
Inoltre il clima di tensione creato dalla Direzione impedisce di lavorare serenamente.
Ricordiamo che gia’ una volta la Direzione Generale della Rai aveva richiamato il Direttore al ripristino di una corretta e fattiva collaborazione con la redazione, senza che cio’ abbia provocato alcuna modifica dei comportamenti. Un telegiornale che non racconta piu’ il paese nelle sue diverse realta’ perde di credibilita’ e provoca dissaffezione del pubblico, come dimostra la preoccupante flessione degli ascolti dell’ultimo periodo.
Chiediamo pertanto un incontro urgente con la Direzione Generale della Rai e con gli Organismi Istituzionali di controllo sul rispetto della missione di servizio pubblico da parte del tg1.
Di questo l’assemblea da’ mandato al Comitato di Redazione. Il cdr riferira’ al piu’ presto degli esiti di questi incontri ed e’ sin d’ora autorizzato a proclamare la prima delle tre giornate di sciopero gia’ approvate dall’assemblea stessa, nel caso di esito negativo degli incontri.
Approvato con un solo voto contrario.
Roma, 16 marzo 2005

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