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Il CCISS ed Isoradio a Petruccioli: servizio pubblico?

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Servizio pubblico. Il CCISS ed Isoradio a Petruccioli: “belle parole, ma i fatti?”

Apprendiamo ora dalle agenzie che il Presidente della Rai Claudio Petruccioli ha dichiarato al Presidente del Prix Italia, Carole Thomson: “E’ fondamentale insistere sull’importanza, nel campo della televisione e delle telecomunicazioni, di un forte servizio pubblico.” Petruccioli ha aggiunto “una cosa è certa: il servizio pubblico deve collocare al centro della sua attenzione la qualità”.

Il cdr del CCISS Viaggiare Informati ed il Fiduciario di Isoradio si chiedono se il presidente Petruccioli è stato informato sulle condizioni in cui versa la Direzione dei Canali di Pubblica Utilità della Rai. Si chiama “Canali di Pubblica Utilità” ed è strutturata in modo da essere ribattezzabile di “Pubblica Inutilità”.

Lo sa Petruccioli che la Rai ha assunto Riccardo Berti (noto per la striscia informativa “Batti e Ribatti” di Raiuno) con un contratto di direttore giornalistico per dirigere una testata (non registrata in tribunale) con una redazione composta da giornalisti professionisti contrattualizzati come i redattori di Viva radiodue, della Melevisione, ecc.?

Secondo Petruccioli il servizio pubblico che “deve collocare al centro della sua attenzione la qualità”, deve essere composto da giornalisti che devono verificare la veridicità e l’entità delle notizie da più fonti o da operatori dello spettacolo che potrebbero essere obbligati a ripetere le informazioni fornite dalle concessionarie di tratti autostradali?

Queste ultime non hanno interesse ad informare correttamente gli automobilisti.

Se lo facessero dovrebbero suggerire percorsi alternativi, far uscire dall’autostrada i propri clienti e quindi provocare una volontaria diminuzione dei ricavi.

Tutto ciò è pericoloso per l’informazione, motivo per cui la nostra iniziativa sindacale volta alla registrazione di una testata per l’informazione sulla viabilità e sulla sicurezza stradale è sostenuta con forza dalla Federazione Nazionale della Stampa, dall’Associazione della Stampa Romana e dall’USIGRAI.

Abbiamo già fatto degli scioperi, scritto comunicati, distribuito volantini, ma nessuna risposta è arrivata dalla Rai. Anzi, hanno dato la possibilità al nostro Direttore di condurre “Batti e Ribatti” così da privarci anche dell’unico timone disponibile.

Roma, 24 settembre 2005

Il Cdr

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