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RadioRai: il CDR denuncia sospensione rubrica economica. Solidarietà da CDR TG1, TG2, TG3

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Roma, 16 feb. (Adnkronos) – Il Cdr del Giornale Radio Rai, d’intesa con l’Usigrai, ”denuncia -si legge in una nota- la decisione della direzione di sospendere fino alle elezioni la consueta partecipazione dell’economista alla rubrica ‘Questione di soldi’ del giovedi’ per l’approfondimento sui temi economici. Un appuntamento, quello del giovedi’ apprezzato dal mondo economico per la sua imparzialita’ e completezza di informazione. Il Direttore Socillo, utilizzando un documento del Consiglio di amministrazione del 20 dicembre 2005, sul pluralismo ed equilibrio delle trasmissioni con ospiti, mette di fatto il bavaglio all’informazione economica”. ”Tale documento fissa le regole per la partecipazione degli ospiti nelle trasmissioni di intrattenimento con interventi di approfondimento politico. Fino a prova contraria, la rubrica ‘Questione di soldi’, appuntamento quotidiano storico del Giornale Radio, che da trent’anni e’ curato dalla redazione economica, non e’ un programma di intrattenimento, bensi’ -argomenta il Cdr- di informazione economica, finanziaria e del mondo del lavoro e l’ospite del giovedi’ e’ sempre un economista con il quale il giornalista conduttore sviluppa un approfondimento economico e non politico”. ”Il Cdr ritiene la motivazione addotta dal Direttore Bruno Socillo strumentale e pretestuosa, volta esclusivamente a censurare l’informazione economica nella delicata fase pre-elettorale. Il Cdr chiede, pertanto, l’intervento del Consiglio di Amministrazione Rai e della Commissione Parlamentare di Vigilanza affinche’ anche in questa delicata fase venga garantita la completezza dell’informazione nel servizio pubblico”, conclude il Cdr.

(ANSA) – ROMA, 16 feb -”Siamo solidali con i colleghi del Giornale radio che, in questa delicata fase preelettorale, subiscono la chiusura dell’approfondimento economico. E’ la riprova della tentazione, oggi piu’ forte che mai, di privilegiare la propaganda, amata dai poteri, a discapito dell’informazione”. Lo sostengono, in una nota, i Comitati di redazione di Tg1, Tg2 e Tg3. ”L’unico nostro padrone sono pero’ i cittadini – aggiungono – e per difendere il diritto ad informarli metteremo in atto, insieme ai colleghi della radio, le forme di mobilitazione necessarie. Il richiamo del presidente Ciampi a tenere la schiena dritta e’ per noi monito da tradurre soprattutto in questa stagione”

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