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Studi d’arte aperti: venerdì 31 la mostra della collega Costantini

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Giornalisti-scrittori, giornalisti-pittori, giornalisti-artisti: l’associazione Stampa Romana intende valorizzare e dare diffusione anche a questa ricchezza nascosta tra le righe della nostra professione.
E’ con piacere, quindi, che come Associazione Stampa Romana Vi invitiamo a partecipare alla mostra “Con taminazioni artistiche”, che si terrà il 1 aprile 2006 dalle ore 16.30 fino a tarda sera,.presso lo studio della collega Anna Maria Costantini, del Consiglio Direttivo dell’Associazione Stampa Romana in Via Alfonso Miola, 16/d (Roma)

L’apertura ciclica degli studi è una tradizione antica che trova ancora oggi un suo seguito tra i numerosi artisti nazionali ed internazionali.

Dalle ore 18.30 fino alle ore 21.00 i poeti Dante Maffia e Angelo Sagnelli cureranno una sezione dedicata interamente alla poesia contemporanea, con letture da parte degli stessi autori. A seguire buffet.

Interverranno all’open art il maestro Ennio Calabria e numerosi altri pittori, scultori, critici d’arte. Alla mostra saranno presenti anche 3 sculture e un dittico pittorico dell’artista Stefania Lubrani.

Profilo artistico

La collega Anna Maria Costantini, free lance, è laureata in Letteratura Italiana a “La Sapienza” di Roma, e si occupa principalmente della cura di uffici stampa pubblici redigendo, inoltre, da oltre un decennio articoli per diverse testate nazionali.

Protagonista di num erosi viaggi, per lo più come freelance (Kurdistan turco., Turchia, Ulster, Cuba, Irlanda, Libano, etc. ), sensibile ai diversi tessuti sociali, è da sempre amante della poesia e della prosa internazionali.

La sua ricerca poetica ed artistica è fin dagli esordi di precisa impronta informale, inseguita con istintivo spirito di sperimentazione.

Principalmente, i suoi lavori sono tecnicamente realizzati su supporti come la juta grezza, il cotone, il legno, su cui si saldano interessanti collage materici. Il colore è spesso reso da acquose colature e/o da una amalgama manualmente impastata di terre, asfalti, sabbie naturali con olii, acrilici, smalti tossici, carboni e chine.

Gli strumenti usati vanno dal classico pennello a quelli meno ordinari delle reti metalliche, spazzole di ferro, pietre e saldatori, forzando la tela a imprimersi di materie su cui si aggrappano dripping di stagno e smalti, a creare rilievi, ombre e segni alfanumerici su ardite velature.

Vive e lavora a Roma.

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