Cerca
Close this search box.

Da 402 giorni non abbiano il contratto. Grande adesione agli scioperi dell’emittenza e di quotidiani, agenzie, on line.

Condividi questo articolo:

Grande adesione dei giornalisti dell’emittenza radiotelevisiva nazionale pubblica e privata, analogica e digitale, e dei canali satellitari legati o no a network terrestri nella giornata di sabato 25 marzo. Non hanno partecipato all’astensione i giornalisti dell’emittenza locale con contratto Aer-anticorallo: come si ricorderà, infatti, questo contratto è stato siglato nelle scorse settimane dalla Fnsi dopo una lunga trattativa. Un accordo in cui gli editori della piccola emittenza hanno accettato di non esasperare la flessibilità redazionale – che invece chiedono gli editori Fieg – con normative che limitino i diritti dei giornalisti.
Roma, 27 marzo 2006.

Comunicato del Segretario Silvia Garambois e del Presidente David Sassoli:
“Se gli editori speravano che il fronte dei giornalisti mostrasse segni di debolezza, sabato hanno avuto una dura sorpresa: nonostante il momento delicato della campagna elettorale, nonostante siamo ormai all’ottava giornata di astensione dal lavoro, l’adesione allo sciopero è stata più forte che mai, più convinta, più determinata”. Il segretario e il presidente dell’Associazione Stampa Romana, Silvia Garambois e David Sassoli, hanno ringraziato tutti i colleghi che hanno aderito, in maniera così convinta, allo sciopero di sabato: “L’attacco che gli editori stanno muovendo alle loro redazioni, cercando di esasperare la flessibilità dei contratti, il taglio del costo del lavoro, persino la licenziabilità per alcune figure professionali, e in prospettiva mettendo a repentaglio le pensioni, ha avuto ieri una risposta compatta: oggi nelle edicole ci sono solo pochissime testate, compilate nonostante lo sciopero dei redattori (che in alcuni di questi giornali hanno aderito con percentuali decisamente elevate o addirittura praticamente nella totalità). Giornali brutti, poveri, con poche notizie, con interviste non firmate: una informazione senza qualità, che svilisce il nostro mestiere. I comitati di redazione saranno chiamati nei prossimi giorni a illustrare la situazione nelle diverse testate, soprattutto di quelle che sono arrivate in edicola, anche per eventuali provvedimenti sindacali. Come rappresentanti dell’Associazione Stampa Romana, inoltre – prosegue la nota – sentiamo la necessità di ringraziare anche i lettori, ai quali oggi facciamo mancare tanta parte dell’informazione, certi che capiscano l’urgenza della nostra protesta, visto che da 384 giorni non riusciamo ad aprire il tavolo di trattativa con i nostri editori”.
Roma, 19 marzo 2006

—————————-

La Consulta Nazionale dei Cdr ha deciso lo sciopero immediato. Sabato 18 marzo non lavorano i giornalisti dei quotidiani, delle agenzie, dei siti on line. Sabato 25 non lavorano i giornalisti di radio e tv.

Dopo le manifestazioni di piazza di Torino – all’apertura delle Olimpiadi –, di Sanremo – durante il Festival – e di Roma – sotto le finestre della Fieg, durante la riunione dell’esecutivo degli editori -, è stata l’unica scelta possibile. Uno sciopero in campagna elettorale, per farci sentire, per arrivare a un contratto giusto, per fermare gli abusi degli editori.

I rappresentanti sindacali dei giornali di tutta Italia (erano presenti 200 colleghi dei Cdr, oltre ai colleghi della Commissione Contratto, del Consiglio Nazionale e degli organismi di Stampa Romana) hanno votato all’unanimità, con 2 astensioni, dopo una lunga discussione in cui sono stati rappresentati i tanti, troppi mali delle nostre redazioni.

L’Associazione Stampa Romana chiama tutti i giornalisti al massimo impegno per la riuscita di questo sciopero: un momento chiave di questa vertenza, per dimostrare che non ci fermiamo e non ci fermeremo. Siamo in campagna elettorale, questo non può mettere un velo alla nostra vertenza; il nostro sciopero aiuti anche la politica a riflettere sui problemi dell’informazione.

Roma, 17 marzo 2006

Il network