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Corriere della Sera: i Carabinieri nella sede di Roma sequestrano il computer di Fiorenza Sarzanini

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Milano 19 giugno.
Ieri mattina ufficiali del Ros si sono presentati nella redazione romana del Corriere della Sera con un provedimento di sequestro del computer in uso alla collega Fiorenza Sarzanini, nell’ambito di un troncone dell’inchiesta su Calciopoli, ancora coperto dal segreto istruttorio. Il Comitato di Redazione esprime totale solidarietà alla collega Sarzanini e denuncia l’abuso commesso dai pubblici ministeri Giancarlo Amato e Giuseppe De Falco, che hanno violato le più elementari regole del diritto di cronaca, della tutela della privacy e della tutela delle fonti dei giornalisti. Il provvedimento dei pubblici ministeri che aveva lo scopo di “entrare” nella memoria del computer della Sarzanini e di “eseguire copia dei dati di interesse investigativo eventualmente reperiti”, viola il diritto-dovere di tutelare le proprie fonti, riconosciuto ai giornalisti, oltre che dall’art. 200 del Codice di Procedura penale, anche dall’art. 10 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo in tema di libertà di espressione. Come stabilito dalla sentenza “Roemen e Schmit”, pronunziata dalla Corte di Giustizia di Strasburgo il 25 febbraio 2003, le perquisizioni e, per evidente analogia, anche le “intrusioni” nei sistemi informatici di pertinenza esclusiva dei giornalisti, calpestano tale norma, poichè di fatto mirano a risalire alle fonti delle informazioni. La Corte di Giustizia reputa tali intrusioni più gravi della richiesta di divulgare l’identità della fonte, perché attraverso poteri di indagine ampi, gli inquirenti possono accedere a tutta la documentazione, anche informatizzata del giornalista, compresa la corrispondenza, com’è appunto avvenuto in questo caso . Il CdR, richiamando la recente riforma dell’ordinamento giudiziario, entrata in vigore proprio ieri, 19 giugno, invita il Procuratore della Repubblica di Roma, in virtù dei suoi poteri di coordinamento e direzione, a valutare la legittimità dell’iniziativa assunta e di adottare tutti gli opportuni provvedimenti. Auspica, altresì, che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, quale Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura e garante dei diritti dei cittadini voglia sollecitare la Magistratura al rispetto sostanziale e formale dei diritti dei giornalisti, compromessi da iniziative che, di fatto, mirano a limitare gravemente la libertà di stampa.

Il CdR

Roma, 20 giugno.

“La Fnsi, l’Alg e l’Asr esprimono grande preoccupazione per il provvedimento di sequestro del computer della collega del Corriere della Sera, Fiorenza Sarzanini, operato, nell’ambito dell’inchiesta sul calcio, da carabinieri del Ros su richiesta dei pm di Roma Giancarlo D’Amato e Giuseppe De Falco.

Questo è l’ennesimo atto contro l’attività giornalistica e contro le elementari regole del diritto di cronaca che una parte della magistratura, sempre più spesso, mette in atto al fine di ottenere informazioni sulle fonti dei giornalisti. La Fnsi, l’Alg e l’Asr, esprimendo solidarietà alla collega Fiorenza Sarzanini e al cdr del Corriere della Sera, ricordano che proprio oggi è entrato in vigore un discusso nuovo ordinamento giudiziario che limita fortemente l’attività dei cronisti giudiziari. La Federazione nazionale della stampa italiana, l’Associazione Lombarda dei Giornalisti e l’Associazione Stampa Romana chiedono quindi un incontro urgente al ministro della Giustizia, Clemente Mastella, al fine di trovare una soluzione alle troppe limitazioni dell’attività giornalistica che si stanno manifestando in queste settimane”.

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