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Telepace spegne il microfono a Piero Schiavazzi commentatore dell’udienza papale

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Roma, 11 ottobre
E’ forte l’indignazione per l’atteggiamento del direttore di Telepace che sta continuando a calpestare la dignità professionale dei giornalisti dell’emittente, dopo aver deciso di chiudere d’imperio, al di fuori di ogni tavolo di trattativa, l’edizione del notiziario. Non erano motivi economici a far decidere per la chiusura degli spazi informativi se questa mattina, del tutto inaspettatamente, è stato spento il microfono al collega Piero Schiavazzi che stava per commentare (come aveva fatto altre 500 volte) l’udienza papale. Dal palinsesto di Telepace non sono state cancellate le dirette sul Papa, Schiavazzi è tutt’ora regolarmente alle dipendenze dell’emittente, la decisione di Don Todeschini, direttore di Telepace, di togliergli la voce, è stata solo una ritorsione, a rimarcare l’ostilità verso il giornalista che ha impegnato la sua visibilità in difesa dei diritti dei colleghi dell’emittente. L’Associazione Stampa Romana denuncia con forza l’accaduto, ed esprime la più sincera solidarietà al collega Schiavazzi, ribadendo l’intenzione di affiancarlo in ogni sua azione a tutela della stessa dignità del lavoro.

Pubblichiamo la lettera che Piero Schiavazzi ha inviato ai vaticanisti.

Cari colleghi,
questa mattina avrei dovuto commentare in diretta l’Udienza Generale.
Nella lettera in cui si annuncia la chiusura del notiziario e degli speciali giornalistici, il Direttore infatti non fa menzione delle dirette papali e dell’udienza generale, che io ho commento ininterrottamente dall’inizio delle trasmissioni, nel 1990.
Pertanto mi sono presentato in cabina, come ogni Mercoledì, ma al posto del mio è stato mandato in onda un altro commento.
Quella di Mercoledì scorso, 4 ottobre, è stata la mia cinquecentesima telecronaca: un record amaro.
A nessun giornalista al mondo è capitato di commentare per 500 volte in diretta le catechesi papali: un compito delicato e impegnativo, che da laico sono stato onorato di svolgere, preparandomi accuratamente ad ogni vigilia.
Un’opera “informativa” per i telespettatori e “formativa” per me.
Infine, un patrimonio di esperienza professionale, che l’Emittente non ha esitato a disperdere.
Una settimana fa, pur di chiudere la redazione, ha proceduto alla cancellazione dei programmi giornalistici.
Oggi, non potendo cancellare la diretta papale, ha cancellato direttamente me.

Piero Schiavazzi

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