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Oggi sciopero. Il Governo convoca il “tavolo formale”, gli editori rispondono: “il contratto, fatti nostri”. Le prime adesioni

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Sciopero immediato oggi mercoledì 15 novembre nelle redazioni dei quotidiani, delle agenzie, dei siti on line, dei giornalisti con contratto Fnsi-Fieg negli uffici stampa e nelle testate multimediali.

La richiesta dello sciopero è partita dalle redazioni dopo l’ennesima arrogante chiusura degli editori, questa volta a fronte addirittura di una “convocazione formale” e congiunta del Sottosegretario alla Presidenza Riccardo Levi e del Ministro Cesare Damiano. La Giunta della Fnsi ha proclamato ieri a tarda ora lo sciopero, decisione accolta dall’applauso degli Stati Generali della categoria riuniti all’Ergife. Pubblichiamo le note di agenzia relative alla convocazione del Governo e alla risposta Fieg oltre alle prime adesioni allo sciopero.

”Confermando l’impegno assunto pochi giorni fa, chiediamo alla Federazione Italiana degli Editori e alla Federazione Nazionale della Stampa un incontro da tenersi presso la sede del Dipartimento dell’Informazione e dell’Editoria della Presidenza del Consiglio il giorno 22 novembre alle ore 10.00 per affrontare il tema della riforma del settore dell’editoria e, in questo quadro, del rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei giornalisti”. E’ la proposta congiunta del sottosegretario Ricardo Franco Levi e del Ministro del Lavoro Cesare Damiano, annunciata stamattina agli Stati generali e ora formalizzata in una nota congiunta.

”La piena affermazione e la difesa dei valori costituzionalmente garantiti del pluralismo dell’informazione, della libertà d impresa e della dignità del lavoro e le sfide poste dall’innovazione tecnologica – spiegano Levi e Damiano – richiedono un impegno forte e condiviso di editori e giornalisti ed il sostegno attivo da parte del governo. Siamo fiduciosi che dai rappresentanti degli editori e dei giornalisti verranno risposte sollecite e positive alla nostra richiesta”. (ANSA)

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(ANSA) ”La Fieg è pronta a recarsi in ogni momento al Dipartimento dell’Informazione e dell’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri – dice una nota – per esprimere le sue idee e per apportare il proprio contributo in vista di una futura legge di riforma del settore dell’editoria e attende con interesse di conoscere gli orientamenti del Governo a questo riguardo.
Quanto al rinnovo del contratto nazionale di lavoro giornalistico, la Federazione degli Editori può solo ribadire la posizione già ripetutamente espressa a questo riguardo. Il Governo – concludono gli editori – non ignora certamente che il problema presuppone l’intesa delle parti e comunque non può essere affrontato nel quadro di consultazioni di altra natura e destinate a tutt’altro fine”. (ANSA)

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“La Giunta della Federazione della Stampa ha deciso a grande maggioranza una giornata di sciopero senza preavviso dei giornalisti dei quotidiani e delle agenzie di stampa. Il Sindacato dei Giornalisti intende così protestare contro il nuovo rifiuto degli editori della Fieg alla proposta del Governo di riaprire il negoziato contrattuale nell’ambito di un confronto sulla riforma dell’editoria. Un rifiuto arrogante e immotivato che segue la ripetuta indisponibilità degli editori persino ai tavoli tecnici contrattuali proposti dal Ministro del Lavoro.

L’atteggiamento degli editori è tanto più grave dopo una manifestazione nazionale nella quale la Fnsi ha nuovamente espresso la volontà di aprire un tavolo di negoziato senza pregiudiziali su tutti i temi posti dalle due parti. Governo, esponenti del Parlamento, delle organizzazioni Sindacali Confederali, dell’associazionismo e dei consumatori si sono espressi stamane a favore di una trattativa vera. La Fieg, che esprime una linea incomprensibile, frutto dell’oltranzismo dei principali editori, è sempre più isolata nel Paese e rischia di aggravare la situazione di tutte le aziende. A questo punto il Governo non può non valutare l’opportunità di una iniziativa legislativa tesa a modificare i criteri con i quali vengono elargiti i contributi all’editoria subordinando gli stessi alla regolarizzazione dei giornalisti precari. Gli Stati generali dei giornalisti proseguono per valutare le altre iniziative di lotta proposte dalla Giunta della Fnsi”.

Riportiamo di seguito le modalità dello sciopero proclamato dalla Federazione della Stampa di mercoledì 15 novembre.

I giornalisti dei quotidiani si asterranno dal lavoro nella giornata di mercoledì 15 novembre per impedire la pubblicazione dei quotidiani nella giornata di giovedì 16 novembre.

I giornalisti delle agenzie di stampa, dei service, delle strutture sinergiche nazionali e locali, dei giornali telematici, dei siti web e dei portali internet si asterranno dal lavoro dalle ore 7,00 di mercoledì 15 novembre alle ore 7.00 di giovedì 16 novembre.

I giornalisti freelance, i collaboratori e i corrispondenti si asterranno dal lavoro per l’ intera giornata di mercoledì 15 novembre.

Non sono previste deroghe di alcun tipo.

Roma, 15 novembre. L’Ufficio stampa di Atac Spa, redazione Trasporti e Mobilità aderisce compatto allo sciopero odierno. Sospese le attività di ufficio stampa, pagina T&M, RomaRadio e InfoAtac con comunicazione dello sciopero per radio, sul sito aziendale e per comunicazione interna.

La redazione del sito internet Miaeconomia (www.miaeconomia.com) aderisce allo sciopero proclamato dal Fnsi per tutta la giornata del 15 novembre per sostenere la vertenza per il rinnovo del contratto.

Il Cdr

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I colleghi con contratto Fnsi-Fieg della Regione Lazio hanno aderito allo sciopero odierno dopo aver convocato stamattina l’assemblea.

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