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Il Consiglio Provinciale approva all’unanimità un O.d.G. per esprimere piena solidarietà ai giornalisti italiani impegnati nella vertenza per il rinnovo del contratto di lavoro

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Roma, 20 febbraio. Il Consiglio Provinciale di Roma ha approvato all’unanimità un Ordine del Giorno per “esprimere piena solidarietà alla vertenza dei giornalisti italiani che da quasi due anni aspettano il rinnovo del contratto di lavoro e, in particolare, ai tanti giovani che vivono pesanti situazioni di precariato”.
“La questione del contratto giornalistico – prosegue l’O.d.G. – implica direttamente la tutela delle fondamentali libertà di espressione e i principi di autonomia del lavoro dei cronisti. Non solo. La positiva soluzione della vertenza è il solo strumento efficace per combattere il fenomeno del precariato che sembra divenuta l’unica condizione nella quale sembra si possa esercitare l’attività giornalistica”.

“Interpretare la rivendicazione del rinnovo e dell’applicazione del concetto nazionale come una sorta di privilegio corporativo – recita ancora l’O.d.G. – significa trascurare un diritto costituzionale fondamentale e privare di tutela e certezze l’informazione, ganglio vitale di ogni democrazia”.

“Trovo sconcertante – ha spiegato Edoardo Del Vecchio, Presidente della 6^ Commissione Attività produttive, Formazione Professionale e Istruzione – che nonostante l’impegno e la sollecitazione del Governo per trovare una mediazione fra le parti, dopo mesi non si sia addivenuti ad una soluzione. Non si tratta solo di un problema di ordine economico ma soprattutto politico. C’è la volontà mal celata di mantenere i lavoratori dell’informazione in uno stato di precarietà al fine di assoggettarli alla volontà degli editori.”

“La vertenza sul contratto dei giornalisti” ha dichiarato Vincenzo Vita, Assessore alle politiche culturali e della comunicazione “implica direttamente la tutela delle fondamentali libertà di espressione e i principi di autonomia del lavoro dei cronisti. La positiva soluzione della vertenza, inoltre, è il solo strumento efficace per combattere il fenomeno del precariato che sembra essere divenuta l’unica condizione nella quale si può esercitare l’attività giornalistica. Lasciare ancora irrisolto il problema del rinnovo e dell’applicazione del contratto nazionale significa trascurare un diritto costituzionale fondamentale e privare di tutela e certezze l’informazione, ganglio vitale di ogni democrazia.”

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