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Dura presa di posizione del Cdr di La7 sulla nuova organizzazione del lavoro. Sostegno ASR e FNSI

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Roma, 23 maggio. I giornalisti de “La 7” e “La 7 sport”, d’intesa con la Federazione della stampa e l’Associazione Stampa Romana, condannano con forza metodo e merito della nuova organizzazione redazionale varata dal direttore del tg news Antonello Piroso
Si tratta di un terremoto che non ha precedenti nel giornalismo italiano, e che non e’ stato motivato in alcun modo dalla direzione senza alcuna consultazione con i giornalisti direttamente interessati, ne’ la richiesta del parere preventivo al comitato di redazione -come previsto dal contratto di lavoro giornalistico – la direzione si e’ limitata a comunicare l’operativita’ – a partire da questa settimana – di un provvedimento che stabilisce la sostituzione del caporedattore centrale e di tutti i capi dei servizi, compreso il caporedattore politico destinato ad altro incarico.
Una decisione unilaterale che in un sol colpo priva la redazione delle specifiche competenze professionali e calpesta le regole e gli impegni che sostengono la dialettica sindacale a cominciare dal consolidamento con contratto a tempo indeterminato dei precari che da anni lavorano a pieno titolo nella redazione giornalistica, scavalcati da assunzioni al di fuori degli accordi sindacali.
Ferma restando la soddisfazione per la promozione dei colleghi coinvolti nella tornata di nomine, resta grande lo sconcerto di fronte a una direzione che in un momento delicato per la vita dell’azienda, coinvolta nel passaggio di proprieta’ del gruppo Telecom e nelle inchieste della magistratura sulle intercettazioni, sceglie, senza alcun progetto editoriale, di creare disorientamento, confusione e conflitti e di aprire probabili contenziosi per i rischi di demansionamento di alcuni colleghi. In assenza di un piano editoriale e’ davvero arduo dare una lettura razionale della riorganizzazione redazionale, pertanto i giornalisti de “La 7” chiedono alla direzione di presentare il documento che chiarisca, prima di tutto, gli spazi in palinsesto per l’informazione de “La 7”.
All’azienda i giornalisti – che rivendicano un atteggiamento di estrema responsabilita’ nonostante le numerose ragioni di contrasto – tornano a chiedere con forza un confronto serio sul ruolo dell’informazione, a cominciare dai tg sportivi e gli approfondimenti, e sulla sfida dei nuovi media sui quali ne’ azienda , ne’ direzione hanno mai proposto un progetto.
L’assemblea dei giornalisti de “La 7” proclama lo stato di agitazione e affida al Cdr un pacchetto di cinque giorni di sciopero.

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