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Un libro al mese:venerdì 1 giugno ore 12,00 a Stampa Romana “Le ragazze di Benin City.La tratta delle nuove schiave dalla Nigeria ai marciapiedi d’Italia” di Laura Maragnani e Isoke Aikpitanyi

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L’Associazione Stampa Romana presenta venerdì 1 giugno 2007, alle ore 12,00 (Sala del Consiglio, Piazza della Torretta 36), il libro “Le ragazze di Benin City. La tratta delle nuove schiave dalla Nigeria ai marciapiedi d’Italia”, Melampo Editore, di Laura Maragnani e Isoke Aikpitanyi.
Il libro è nato dalla strettissima e felice collaborazione tra Laura Maragnani, giornalista di Panorama, già fortunata autrice di “Nero Padano”, che si occupa da sempre di diritti civili, emarginazione e minoranze, e Isoke Aikpitanyi, che ha vissuto sulla sua pelle la schiavitù della tratta e che oggi sta creando la prima casa di accoglienza per le ragazze nigeriane di strada.

“La prima volta che vai sulla strada per lavorare sei nel panico. Io ricordo la strada. Ricordo il marciapiede. Ricordo la mia vergogna di stare lì, con dei vestiti assurdi. E l’attesa. Ricordo l’attesa che qualcuno arrivasse e mi facesse un segno dal finestrino abbassato, che dicesse vieni, che dicesse quanto. Ricordo ancora la voce dei primi che mi hanno chiamato, e la mia voce che rispondeva no, no, no”.

Ma “Le ragazze di Benin City” non racconta solo la storia di Isoke, ma quella sempre uguale e sempre diversa di tante tra quelle ragazze – bellissime, nere, statuarie – che arrivano in Europa attratte da una promessa di lavoro e poi finiscono a “sbattere” sui marciapiedi, costrette a pagare un debito interminabile.

Il libro punta il dito su questa realtà terrificante, svela la vita incredibilmente crudele che le ragazze sopportano, sempre su “quei tacchi ridicoli e la carne di fuori”. Ma non tutte sopravvivono, e chi ci riesce lo fa ad un prezzo altissimo: “più alto del marciapiede e delle botte, dell’umiliazione e della solitudine e della vergogna: sono vive perché accettano l’inaccettabile. Sono state zitte quando hanno detto loro di tacere, e mentito quando c’era da mentire. Hanno visto le amiche sanguinare a morte, e non sono andate alla polizia per paura o per viltà”.

La presentazione è curata da Anna Costantini, responsabile degli “Eventi Culturali” dell’ASR.

I diritti del libro contribuiranno a sostenere le campagne e le iniziative del progetto “La ragazza di Benin City”.

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