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L’ASR esprime grande preoccupazione per il futuro dei 136 giornalisti di E-Polis e dei numerosi collaboratori senza lavoro.I sindacati regionali assieme alla Fnsi hanno siglato al Min.del Lavoro l’accordo per la richiesta della cassa integrazione

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1 agosto. – Da oggi, e per un massimo di 24 mesi, i giornalisti delle testate E-Polis del gruppo di Niki Grauso sono in cassa integrazione. L’accordo e’ stato siglato al Ministero del Lavoro dai rappresentati dell’azienda con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, le Associazioni Regionali di Stampa della Campania, dell’Emilia Romagna, del Lazio, della Lombardia, della Sardegna, della Toscana e del Veneto, e il Comitato di redazione del gruppo E-Polis. Lo annuncia la Fnsi in una nota. La cassa integrazione – spiega la Fnsi – riguarda 136 giornalisti, di cui 63 a tempo determinato occupati nelle 7 regioni in cui il gruppo Grauso ha editato le testate con i nomi delle citta’ o, come in Sardegna (cuore del progetto), della regione. Il ricorso a questo ammortizzatore sociale e’ risultato, in questa fase – afferma il sindacato – l’unica possibilita’ idonea ad offrire una copertura ai giornalisti che dal 17 luglio scorso hanno dovuto interrompere l’attivita’ per la sospensione delle pubblicazioni dei quotidiani gratuiti di Grauso in seguito all’esposizione finanziaria nei confronti dello stampatore che, percio’, aveva dichiarato l’impossibilita’ a proseguire l’attivita’ di stampa e alla mancata ricapitalizzazione dell’azienda. La cassa integrazione, gia’ applicata dallo stampatore ai poligrafici e annunciata dall’editore per i dipendenti amministrativi, e’ finalizzata alla ripresa delle pubblicazioni attraverso un piano di recupero dei giornalisti dipendenti a tempo indeterminato, non appena matureranno le condizioni finanziarie e societarie per il riavvio. E’ stato concordato anche che in caso di ripresa, esaurito il riassorbimento dei giornalisti in Cigs, titolari di contratti a tempo indeterminato, dovranno essere richiamati in servizio prioritariamente quanti avevano contratti a termine. Entro ottobre sara’ fatta la prima verifica, ma si procedera’ anche prima se come l’azienda ipotizza una graduale riapertura risultera’ possibile gia’ a settembre. (ANSA).

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