“Le parole della tratta”
Un patto tra istituzioni e media per una corretta informazione sul tema
Martedì 17 luglio – Si è tenuta questa mattina presso l’AICCRE la presentazione del documento “Linee guida per il trattamento dell’informazione in tema di tratta di esseri umani” elaborato dal Progetto Equal Tratta NO! in partnership con l’Ordine dei Giornalisti, la Federazione Nazionale della Stampa, il Segretariato Sociale RAI, il Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’AICCRE.
L’iniziativa, realizzata nel contesto della campagna informativa nazionale “Tratta NO!…ORA LO SAI” promossa dal progetto europeo Tratta NO! in partnership con il Ministero per i Diritti e le Pari Opportunità, nasce dalla consapevolezza che il settore dell’informazione ed i mezzi di comunicazione di massa sono centrali nel consolidare e modificare opinioni, atteggiamenti e modelli sociali. Le linee guida richiamano l’attenzione sull’importanza di informare correttamente sul fenomeno nella sua complessità al fine di abbandonare approcci sensazionalisti e colpire gli stereotipi e i pregiudizi collegati e favorire così il mutamento culturale.
“Le linee Guida” ha detto Carla Olivieri, project manager Tratta NO! hanno l’obiettivo di rafforzare il ruolo dei giornalisti e dei media nella diffusione di una corretta informazione e sensibilizzazione della società sulla tratta di esseri umani, quali attori centrali nel consolidare e modificare opinioni, atteggiamenti e modelli sociali. Ribaltano quindi la prospettiva, assegnando ai media ed ai suoi operatori un ruolo più attivo e propositivo.
Rappresentano una scommessa ardua ma necessaria per riuscire a realizzare questo percorso con i media che riteniamo centrali per una corretta informazione sul tema, significa dare forza ed efficacia a tutto il complesso sistema nazionale e sopranazionale di lotta alla tratta: un apporto significativo contro la violazione dei diritti umani.
“Cambiare le parole sui giornali, ratificare la Convenzione di Varsavia e promuovere una pubblicità progresso sulle reti televisive del servizio pubblico, ma non solo. In queste tre azioni concrete si declina il nostro impegno contro la tratta di esseri umani”. Lo ha dichiarato il Segretario generale dell’Aiccre, Roberto Di Giovan Paolo in apertura del press meeting.
Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Lorenzo Del Boca, attraverso i Direttori delle scuole di giornalismo, Razzante e Blasi presente all’incontro, ha ribadito l’impegno a “far diffondere le Linee Guida che sono state pubblicate sul sito dell’Ordine ed a inviarle a tutti gli Ordini regionali, A promuovere inoltre un percorso con Tratta NO! e con le altre realtà promotrici per una concreta applicazione delle Linee Guida a partire dall’organizzazione di una giornata a settembre con i Direttori delle Scuole di Giornalismo nazionali per individuare i contenuti di seminari formativi sul tema da inserire nei programmi delle scuole.
“Il giornalista” ha proseguito Silvia Garambois, Segretaria Associazione Stampa Romana “ha una responsabilità non indifferente e un dovere di cronaca verso i lettori. Fare carte è importante ma non decisivo, se non accompagnano degli atti concreti e quotidiani. Il primo passo, quindi, è quello dell’aggiornamento continuo di chi fa informazione: non vuol dire tornare sui banchi di scuola, ma dare strumenti di lettura del mondo, approfondimenti, occasioni di confronto, prima di tutto ai giornalisti. E’ il lavoro che in questi anni ha cercato di fare l’Associazione Stampa Romana, e in cui abbiamo creduto e proseguiremo anche sostenendo Tratta NO! nella diffusione e applicazione delle Linee Guida”
Carlo Romeo, Responsabile Segretariato Sociale RAI, ha aggiunto“La Rai ha un ruolo non solo di dovere ma soprattutto di opportunità. Ci troviamo di fronte ad un serio problema di parole. Non abbiamo il coraggio di parlare di schiavitù, per farlo dobbiamo usare il termine tratta. Ci consideriamo delle democrazie civili perché abbiamo abolito la schiavitù da secoli, ma siamo certi che anche in Italia essa sia solo un lontano ricordo? Il nostro Paese dal punto di vista della comunicazione è di un’ipocrisia spaventosa. E’ davvero importante parlare di tratta e delle problematiche connesse, e allargare le discussioni come quelle di oggi alle riviste dalla diffusione capillare, capaci di arrivare ad un pubblico più vasto. Una comunicazione inscindibile dal cambiamento culturale”.
Presente anche Roberto Natale, della Giunta Federazione Nazionale Stampa Italiana che ha detto “E’ un argomento che abbiamo affrontato e continueremo ad affrontare. Argomenti come quelli della prostituzione, dell’immigrazione e della violenza sui minori incidono enormemente sulla qualità dell’informazione che diffondiamo. Il sensazionalismo è un vizio profondo del giornalismo italiano che dobbiamo sconfiggere.”
Per passare dalle parole ai fatti i promotori si sono impeganti a diffondere il documento presso le realtà in rete ed un Piano per la concreta attuazione delle Linee Guida a partire da un lavoro sul linguaggio e la formazione a partire dal confronto con i Direttori delle Scuole di Giornalismo Nazionale e la sensibilizzazione ed confronto con gli editori con incontri che verranno realizzati già a settembre
A chiudere i lavori Silvia Della Monica, Capo Dipartimento dei Diritti e le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha sollecitato la sottoscrizione di un appello al Dipartimento per l’Editoria “affinché i problemi della violenza e della tratta siano affrontati con una certa priorità anche dando la giusta visibilità a una campagna come quella proposta da Tratta NO! che invita ognuno di noi ad adottare un altro punto di vista sul tema.”
Nel link a sinistra “Progetto Tratta no” pubblichiamo le linee guida.
Il testo del documento da oggi è pubblicato sui siti: www.trattano.it; www.aiccre.it; www.segretariatosociale.rai.it; www.ogd.it; www.pariopportunita.it
Roberta Bandiera
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